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L’invasione silenziosa

Neofite invasive, a rischio la biodiversità

Il Poligono del Giappone si espande a vista d’occhio
(© Erika Franc Benetollo)

Cos’hanno in comune la Pueraria lobata, l’Ambrosia con le foglie di artemisia, il Poligono del Giappone e la Panace di Mantegazzi? Sono tutte piante neofite invasive e le possiamo trovare sulla lista nera della Confederazione. Non solo: a livello globale le piante “aliene” iniziano a costituire uno dei problemi maggiori per quanto riguarda la biodiversità. Secondo il rapporto dell’IPBES del 2019 sono classificate come uno dei 5 fattori più impattanti. La natura nella maggior parte del globo è stata significativamente alterata da molteplici fattori umani e la maggior parte degli indicatori degli ecosistemi e della biodiversità mostra un rapido declino. Il 75% della superficie terrestre è cambiata in modo significativo, il 66% della superficie oceanica sta subendo impatti cumulativi crescenti e oltre l’85% delle superficie di zone umide è andato perduto. Le neofite invasive sono un problema anche in Ticino. Per questo motivo ne abbiamo parlato con Erika Franc e vi presentiamo un’attività di eco volontariato, organizzata dal WWF e che ha come obiettivo la lotta alle piante aliene sul nostro territorio. Attività alla quale può partecipare chiunque.

L’invasione silenziosa

Nelle aree ad alto endemismo, la biodiversità autoctona è spesso gravemente colpita da specie non autoctone e invasive. Ma tutte le neofite sono dannose? La botanica Erika Franc ci spiega che “la grande maggioranza delle circa 750 specie di piante esotiche in Svizzera non arreca danni al nostro ecosistema. Le specie particolarmente problematiche sono elencate sulla Lista delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera. Attualmente vi sono elencate 88 specie”. Quindi le piante sulla lista nera entrano in competizione con quelle locali che, alla fine, soccombono. Il risultato spesso è quello di perdita della biodiversità, ma anche di terreno impoverito, per non parlare del rischio erosione al quale è sottoposto il territorio colpito. Per capire di cosa stiamo parlando, si può controllare la lista di Info Flora, che ha aggiornato i dati a fine 2021. Che sia il famoso poligono del Giappone o la Verga d’oro del Canada o quella maggiore: da qualche anno a questa parte vari Cantoni o Comuni (basti pensare al Comune di Locarno, che a febbraio ha deciso di investire tre milioni di franchi per combattere il problema), si stanno armando per contenere il fenomeno. Anche il WWF è attivo da anni in questo senso e con vari eventi – ai quali partecipano sempre più volontari – si vanno a liberare le zone più colpite del Ticino. Bastano pochi centimetri di radice o qualche seme e il problema torna ai blocchetti di partenza. Per agire concretamente è possibile chiedere informazioni al rispettivo Comune (il poligono del Giappone, per esempio, non può essere gettato via con l’umido), partecipare a eventi di eco-volontariato e acquistare piante delle nostre zone.

L’esperta

Abbiamo parlato delle neofite con Erika Franc, botanica e biologa indipendente presso Studionatura. Le neofite sono un problema in Ticino? “La maggioranza delle specie di piante esotiche non riescono a stabilirsi in un ambiente diverso di quello d’origine. Ci sono però alcune specie, chiamate neofite invasive, che possono letteralmente invadere altri luoghi. In Ticino ne crescono alcune che sono problematiche, ad esempio, per la nostra salute, la biodiversità, la stabilità del suolo o per l’agricoltura”. Cosa viene fatto per combattere il problema? “Le diverse specie necessitano un approccio di lotta differenziato. Alcune devono essere estirpate, altre falciate frequentemente oppure bisogna mettere in pratica altre tecniche, come la cercinatura (eliminazione della corteccia) di alcuni alberi problematici come l’Ailanto. C’è una strategia della Svizzera per le specie esotiche invasive che definisce le misure da intraprendere. Inoltre, ci sono enti o gruppi privati, come ad esempio il WWF, che organizzano gli eco volontariati per sensibilizzare la popolazione sulla tematica e includerla nella lotta contro neofite invasive”. Ci sono specie particolarmente aggressive? “L’Ambrosia con foglie di artemisia, che può creare una grande quantità di polline responsabile di forti reazioni allergiche e il Poligono del Giappone che ha una capacità di crescita enorme. È infatti sufficiente un frammento di due cm di stelo caduto per terra per invadere un nuovo luogo creando una popolazione molto densa, sempre a scapito delle piante indigene. Spesso cresce lungo i bordi dei corsi d’acqua e indebolisce le rive esponendole all’erosione. La Palma di Fortune, che vediamo spesso piantata nei giardini privati, può colonizzare il bosco e ostacolare il ringiovanimento delle foreste”.

Eco volontariato: partecipa anche tu!

Il WWF Svizzera italiana e Pro Natura Ticino organizzano quattro mattinate di eco volontariato per lottare contro le neofite invasive presso la riserva naturale di Cugnoli Curti a Quartino. Si tratta di mattinate in un luogo molto speciale in Ticino dove vivono molte specie di uccelli, tra cui l’usignolo e l’upupa e altri piccoli animali, in particolare anfibi, scoiattoli e ricci. Quattro attività, dunque, di volontariato in un posto importante in quanto ricco di biodiversità in cui crescono diverse piante rare. Infatti, la palude di Cugnoli Curti fa parte dell’Inventario federale delle paludi d’importanza nazionale, dove un tempo vi era un vecchio braccio laterale del fiume Ticino. Con l’arginatura, questa palude era quasi scomparsa ma oggi è nuovamente in piena salute. L’estrazione di ghiaia ha inoltre creato due grossi stagni comunicanti, oggi molto apprezzati dall’avifauna.

La riserva naturale è però purtroppo invasa da tempo da diverse neofite, tra cui il poligono del Giappone o il bambù. Per proteggere la biodiversità locale è utile poter eliminare queste specie, che non fanno altro che “rubare spazio” a quelle autoctone. WWF e Pro Natura propongono questa attività perché, si sa, l’unione fa la forza. Solo con l’aiuto di molte persone, grandi e piccine, possiamo iniziare a controllare la presenza di queste specie favorendo la prosperità di piante e animali locali. Le mattinate (dalle 10 alle 12 con spuntino offerto) si terranno il 15 luglio, il 19 agosto, il 23 settembre e il 14 ottobre. Volete fare un gesto per la natura? Iscrivetevi e partecipate. Per domande e iscrizioni potete contattare lisa.boscolo@wwf.ch

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