Svizzera

Processo a Berna per capo dei "falsi poliziotti"

Il 36enne svizzero accusato di truffa e riciclaggio per mezzo milione di franchi.

25 aprile 2025
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Un presunto capo di una banda di "falsi poliziotti", operante dalla Turchia e attiva in Svizzera, sarà processato il prossimo 26 maggio a Berna. L'uomo, arrestato lo scorso febbraio nel suo paese d'origine e successivamente estradato in Svizzera, è accusato dalla procura cantonale di essere stato coinvolto a livello organizzativo in una serie di truffe ai danni di 14 anziani in diversi cantoni.

Il 36enne svizzero, descritto dagli investigatori come un "falso poliziotto di alto rango", avrebbe orchestrato le sue truffe tra giugno 2020 e novembre 2021. Le accuse mosse dal ministero pubblico bernese includono truffa per mestiere e riciclaggio di denaro qualificato. Gli inquirenti sostengono che l'uomo abbia effettuato personalmente le telefonate fraudolente e che abbia reclutato tramite social media persone in Svizzera per riscuotere denaro dalle vittime e trasferirlo in Turchia. Si sarebbe anche occupato della formazione di questi collaboratori nelle attività illegali.

La procura stima che l'importo totale delle truffe ammonti a circa mezzo milione di franchi, a cui si aggiungono circa 51'000 franchi derivanti dal riciclaggio di denaro. In qualità di "dirigente" della banda, l'uomo avrebbe incassato una quota significativa del bottino.

Questo caso rappresenta la prima volta in Svizzera che un membro di così alto rango di una banda di truffatori viene portato davanti alla giustizia. Solitamente, infatti, le autorità riescono a catturare solo le figure minori incaricate di incassare il denaro.