proteste all'eth

Zurigo: la maggior parte dei fermati non è iscritta all'ateneo

Proteste pro Palestina: solamente in 5 su 28 risulta che abbiano un effettivo legame diretto con il Politecnico

Gli arresti del 7 maggio a Zurigo
(Keystone)

In seguito alla protesta in sostegno della Palestina andata in scena lo scorso 7 maggio – sotto forma di sit-in – nell'atrio del Politecnico federale di Zurigo (Eth), la polizia ha controllato, allontanato e denunciato un totale di 28 persone, 23 delle quali non hanno tuttavia alcun legame diretto con l'istituto. Solamente quattro manifestanti sarebbero iscritti presso l'ateneo.

I numeri

In totale, sono stati fermati 13 donne e 15 uomini di età compresa tra i 17 e i 78 anni, avevano comunicato le autorità all'indomani dell'azione presso il prestigioso ateneo zurighese. Fra le persone controllate dalle autorità, 23 sono di nazionalità svizzera, altre due provengono dalla Germania e una rispettivamente da Italia, Francia e Lussemburgo.

Oggi l'ufficio stampa dell'Eth ha rivelato che solo cinque dei dimostranti denunciati hanno effettivamente un legame diretto con l'istituto scolastico. Quattro di loro sono studenti immatricolati, mentre una persona è impiegata a tempo parziale presso l'ateneo, spiega il Politecnico federale confermando una notizia diramata in giornata dalla Radiotelevisione svizzero-tedesca Srf. Gli studenti non devono tuttavia temere di incorrere in sanzioni accademiche, viene precisato.


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La polizia al politecnico di Zurigo

La direzione dell'ateneo ha presentato una denuncia per violazione di domicilio contro tutte le 28 persone che il 7 maggio hanno preso parte al sit-in organizzato dal gruppo che sui social si fa chiamare "Students for Palestine (Zürich)".

Inizialmente all'azione pacifica hanno partecipato alcune decine di persone, che poco prima di mezzogiorno si sono sedute nell'atrio della sede principale dell'istituto, intonando slogan come "Free Palestine" e stendendo sul pavimento uno striscione con la scritta "No Tech for Genocide". La direzione non ha tollerato l'azione e ha presto invitato i dimostranti a sgomberare l'atrio. Alcuni dei manifestanti hanno poi abbandonato il perimetro di loro spontanea volontà, mentre il gruppo composto da 28 persone è rimasto seduto ignorando l'ordine del rettorato. All'arrivo della polizia hanno opposto resistenza passiva e sono stati portati fuori e controllati dagli agenti.

Controlli di polizia all'Università di Zurigo

Questa settimana si è svolta un'azione di protesta filopalestinese anche all'Università di Zurigo (Uzh), dove alcune decine di manifestanti hanno dato vita a un sit-in nel Lichthof, l'atrio dell'edificio principale. Tuttavia, il rettorato non ha voluto sporgere denuncia contro i manifestanti, i quali hanno sgomberato l'area presidiata poco dopo la scadenza dell'ultimatum intimato dalla direzione.


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Uno degli arresti

A seguito della "situazione tesa, percepibile anche in altre scuole superiori e università elvetiche", però, da quest'oggi l'accesso all'edificio centrale dell'Uzh è soggetto a rigorosi controlli da parte della polizia, stando a quanto afferma la direzione dell'istituto in una dichiarazione odierna sottolineando che non tollererà più ulteriori simili azioni.

Fino a nuovo avviso dunque, agenti della Polizia cittadina controlleranno l'accesso all'edificio coadiuvati dalle forze dell'ordine cantonali, ha confermato oggi la Polizia cantonale interpellata dall'agenzia di stampa Keystone-Ats.

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