Svizzera

Amianto, la Corte europea dei diritti dell'uomo condanna Berna

La Confederazione ha violato il diritto a un processo equo e dovrà risarcire i familiari di una persona deceduta per i danni dell'asbesto

L’aula della Corte Europea per i diritti dell’Uomo
(Keystone)
14 febbraio 2024
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La Confederazione dovrà versare 20'800 euro (19'600 franchi) per torto morale alla vedova e al figlio di una vittima dell'amianto. La Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) ritiene che la giustizia elvetica abbia violato il diritto a un processo equo. La vittima era deceduta nel 2006 a causa di un tumore alla pleura causato dall'esposizione all'amianto. Durante la sua infanzia, dal 1961 al 1972, aveva vissuto a Niederurnen, nel Canton Glarona, in una casa di proprietà della Eternit Sa, situata nei pressi di uno stabilimento gestito dalla stessa Eternit.

Poco prima di morire, il malato aveva avviato un procedimento penale per lesioni gravi. Nel 2009 i suoi parenti avevano intentato un'azione legale contro Eternit, i due figli di Max Schmidheiny, l'ex proprietario dell'azienda, e le Ffs.

Chiamato a esprimersi, il Tribunale federale aveva sospeso il procedimento per quattro anni e mezzo fino al 2018, in attesa di una revisione legislativa (che aveva portato i termini della prescrizione da 10 a 20 anni). In seguito, il Tf aveva stabilito che il termine di prescrizione fosse iniziato nel 1972 e che quindi fosse scaduto al momento dell'inoltro dell'azione legale.

Nella sua sentenza - nella quale critica la Svizzera per la durata del procedimento - la Cedu afferma che non esiste un periodo di latenza massimo scientificamente riconosciuto tra l'esposizione all'amianto e l'insorgenza del cancro.

La malattia può svilupparsi dai 15 ai 45 anni dopo l'esposizione all'asbesto, o anche di più. Per la Corte europea tale circostanza non può non essere presa in considerazione per calcolare i termini di prescrizione.

Inoltre, la Corte critica il fatto che la giustizia svizzera abbia attribuito maggiore importanza alla certezza del diritto dei responsabili del danno che al diritto delle vittime di portare la causa davanti a un tribunale.

Nel 1989 la Svizzera è stata una dei primi Paesi a bandire l'amianto, decisione entrata in vigore nel 1990. Da allora, è vietato sia produrre che vendere prodotti contenenti la sostanza. Nella Confederazione, sono ogni anno circa 200 le persone che sviluppano un tumore maligno della pleura o del peritoneo (mesotelioma) a causa dell'esposizione all'asbesto.

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