Come deciso a suo tempo dalla sua omologa al Nazionale, la Commissione della politica estera degli Stati dà luce verde al dossier
Sulla falsariga di quella del Nazionale, anche la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati ha approvato (9 voti a 3 e un'astensione) il progetto di mandato negoziale con l'Ue presentato dal Consiglio federale in dicembre.
La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati, si legge in una nota dei servizi parlamentari, accoglie con favore l'approccio globale basato su un pacchetto di accordi (elettricità, sanità, sicurezza alimentare). Il risultato dei colloqui esplorativi costituisce "una buona base per condurre i negoziati e raggiungere un risultato soddisfacente", spiega il comunicato.
La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati approva anche l'integrazione di norme istituzionali negli accordi di accesso al mercato (approccio verticale) e sulla rinuncia alla clausola ghigliottina nei futuri accordi.
La Commissione giudica altresì importante che le disposizioni sugli aiuti di Stato negoziate si applichino solo a livello settoriale, ovvero nel rispettivo settore e accordo, e non esplichino un effetto orizzontale.
La Commissione non vuole che le cosiddette misure di compensazione entrino in vigore finché il tribunale arbitrale non si sia pronunciato sulla questione della loro proporzionalità.
Oltre a ciò, la direttiva sulla libera circolazione va recepita solo con stretto riferimento al mercato del lavoro e con garanzie più precise volte ad assicurare che non sia possibile percepire prestazioni sociali illegalmente o inopportunamente.
La libera circolazione delle persone va sì sostenuta tenendo però conto delle eccezioni definite relativamente al distacco di lavoratori dipendenti, secondo il principio "salario uguale per un lavoro di uguale valore svolto nello stesso luogo".
L'aggiornamento dell'accordo sui trasporti terrestri non dovrà inoltre compromettere il trasporto nazionale e i tracciati. Andrà poi garantita la partecipazione completa al programma ‘Orizzonte Europa’, compresa una soluzione transitoria per il restante periodo in corso, e la partecipazione al programma ‘Erasmus+’.