‘L’obiettivo è suscitare un dibattito pubblico sulla politica europea’. Il Consiglio nazionale fa sua una mozione del democentrista lucernese Franz Grüter
Assieme al rapporto sullo stato delle relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea, il Consiglio federale dovrà anche presentare un decreto che consenta al parlamento di esprimersi sulla politica europea del governo.
Lo chiede una mozione adottata oggi dal Consiglio nazionale per 96 voti a 94 contrari e 5 astensioni presentata dalla Commissione della politica estera. Il dossier va agli Stati.
"L’obiettivo della mozione è di suscitare un dibattito pubblico sulla politica europea", ha dichiarato il presidente della commissione Franz Grüter (Udc/Lu). Il rapporto sull’Europa è un importante documento strategico. Poiché l’Assemblea federale non ha ancora potuto prendere formalmente posizione sui prossimi passi della politica europea, la commissione vuole consentire ai due rami del parlamento di pronunciarsi per il tramite di un semplice decreto federale.
Stando al consigliere federale Ignazio Cassis, contrario alla mozione, nel caso in cui gli attuali colloqui esplorativi fornissero una base sufficiente per l’apertura di nuovi negoziati con Bruxelles, i dibattiti parlamentari sul rapporto non farebbero che ritardare l’adozione formale di un mandato negoziale. Il "ministro" degli esteri ha poi fatto presente che il mandato negoziale sarà comunque sottoposto alle due commissioni di politica estera e ai Cantoni per consultazione.
Sempre in ambito di politica europea, la Camera del popolo ha poi respinto per 98 voti a 90 contrari e 8 astensioni una seconda mozione della sua commissione della politica estera che chiedeva l’avvio immediato di negoziati con l’Ue in vista di un nuovo accordo istituzionale tra le parti.