Svizzera

Il conflitto in Medio Oriente oggi in agenda al Wef di Davos

Prevista la partecipazione del presidente israeliano Herzog e di una delegazione di parenti degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas

Il Medio Oriente al centro dei colloqui a Davos
(Keystone)
17 gennaio 2024
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Oggi al centro delle discussioni al Forum economico mondiale (Wef) di Davos ci sarà la situazione attuale in Medio Oriente e in particolare il conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas. In agenda è infatti prevista la partecipazione del presidente israeliano Isaac Herzog.

Stando a un comunicato stampa, il capo di Stato si recherà all'evento annuale insieme alla consorte Michal Herzog. Oltre alla e First Lady israeliana ci sarà anche una delegazione composta dai parenti di alcuni ostaggi ancora nelle mani del gruppo islamico radicale detenuti a Gaza. Herzog intende pronunciare un discorso e intrattenere una serie di incontri con altri esponenti politici di spicco.

Secondo l'ufficio presidenziale israeliano, l'obiettivo della sua visita nella località grigionese è quello di esercitare "un'intensa pressione politica" proprio per il rilascio degli ostaggi e rendere i capi di Stato e di governo consapevoli delle conseguenze dell'attacco perpetrato da Hamas il 7 ottobre.

A Davos sono presenti anche diversi ministri del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti, considerati mediatori in questo conflitto, oltre che varie delegazioni giunte delle regioni del Medio Oriente, tra cui Arabia Saudita, Giordania, Libano e Iraq.

Discorsi di Macron e Milei

Oggi farà la sua apparizione al Wef anche il capo di Stato francese Emmanuel Macron, il quale terrà un discorso sul ruolo che il proprio Paese gioca nel futuro dell'Europa.

Atteso anche l'arrivo del neoeletto presidente argentino Javier Milei, che affronterà a Davos il suo primo viaggio all'estero in qualità di leader del Paese andino. Il capo di Stato ultraliberale - che non ha temporeggiato per introdurre già numerose riforme nel suo Paese - terrà anche lui un discorso e ne approfitterà per affrontare vari colloqui bilaterali.

Inoltre sarà presente anche il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

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