Svizzera

Deficit strutturali rossocrociati per 2-3 miliardi di franchi

È quanto stima la Confederazione per il periodo compreso tra il 2025 e il 2027. A peggiorare, in particolare, è la situazione alla voce uscite

Nuvole grigie all’orizzonte per le finanze nazionali
(Keystone)
22 novembre 2023
|

La Confederazione si aspetta deficit strutturali compresi tra 2 e 3 miliardi di franchi all'anno tra il 2025 e il 2027. È quanto si evince dal piano finanziario per questo periodo, adottato oggi, mercoledì 23 novembre, dal Consiglio federale.

Dall'adozione del preventivo in estate, peraltro già deficitario, la situazione sul fronte delle uscite è peggiorata, si legge in un comunicato. Dato il protrarsi della guerra in Ucraina, le uscite nel settore dell'asilo restano più a lungo a un livello elevato e l'impennata dei costi in ambito sanitario comporta maggiori uscite per le riduzioni dei premi, spiega il Governo.

A medio termine, l'evoluzione delle uscite è però influenzata soprattutto da due sviluppi: quelle per l'Avs e per l'esercito crescono a un ritmo nettamente superiore alla media. Occorre dunque trovare soluzioni per finanziarle, afferma preoccupato l'esecutivo.

La situazione sul fronte delle entrate è invece eterogenea. Fino al 2027 è attesa un'evoluzione leggermente più marcata rispetto alla crescita economica nominale in seguito all'introduzione dell'imposta integrativa legata all'imposizione minima dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ma verosimilmente esse aumenteranno comunque in misura più contenuta di quanto previsto attualmente nel piano finanziario.

La progressione delle entrate dall'imposta federale diretta dovrebbe restare superiore a quella del Prodotto interno lordo anche dopo il 2027. Tuttavia, ciò non sarà sufficiente a compensare il debole aumento delle imposte e dei tributi commisurati al consumo, né delle tasse di bollo.

Le uscite, riassume il Consiglio federale, crescono più velocemente delle entrate e a lungo termine ciò non è ammissibile secondo il freno all'indebitamento. Ne consegue che dal punto di vista della politica finanziaria verrà data massima priorità alla correzione di bilancio, in modo tale da garantire il finanziamento di importanti compiti federali e creare un margine di manovra per progetti urgenti.

In futuro, numerosi progetti andranno accantonati o rallentati, ma verrà mantenuto l'accento sulla digitalizzazione. Il rinvio interesserà ad esempio il campo immobiliare, ma il ridimensionamento toccherà vari dipartimenti.