Svizzera

La maggior parte degli abusi sessuali avviene nel fine settimana

Lo dimostra uno studio sulle vittime curate negli ospedali universitari di Ginevra e Losanna: 962 denunce fra il 2018 e il 2021, il 45% sabato o domenica

Abusi
(Ti-Press)
11 ottobre 2023
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In Svizzera si verifica un numero nettamente maggiore di aggressioni sessuali durante il fine settimana rispetto agli altri giorni. Lo dimostra un nuovo studio sulle vittime curate negli ospedali universitari di Ginevra e Losanna.

Tra il 2018 e il 2021 sono state presentate 962 denunce di violenza sessuale nei due ospedali e per lo studio sono stati presi in considerazione 740 casi, precisa un comunicato. L'età media delle vittime era di 24 anni. Il 45% di tutte le aggressioni denunciate è avvenuto di sabato o domenica. In estate il numero di abusi denunciati è stato circa una volta e mezza superiore a quello dei mesi invernali.

Quasi sei vittime su dieci hanno dichiarato di conoscere l'aggressore e una percentuale analoga di violenze è avvenuta in casa delle vittime. Per quanto riguarda gli aggressori noti in oltre la metà (53%) dei casi si trattava di un amico, un collega o un conoscente. Anche i partner attuali (17%) ed ex partner (9%) costituiscono una percentuale significativa di aggressori. I famigliari e le figure autoritarie invece vengono citati meno frequentemente.

Secondo lo studio, circa una persona su quattro non ricordava, dopo la violenza, il tipo di penetrazione subita. Lo studio ritiene che si tratti di una conseguenza del consumo di alcol o droghe, diffuso sia tra gli autori che tra le vittime. Il 63% delle vittime infatti ha riferito di aver fatto uso di qualche sostanza prima della violenza sessuale. Secondo i ricercatori, l'oblio potrebbe però anche essere dovuto a meccanismi psicologici di difesa del cervello. In circa la metà delle aggressioni sessuali (48%) è stata usata la forza.

Gli autori dello studio hanno sottolineato che i dati sulle aggressioni sessuali e gli stupri in Svizzera sono ancora insufficienti. Simili informazioni, affermano, potrebbero aiutare a definire misure efficaci di prevenzione ed evitare "miti" riguardanti lo stupro.

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