consiglio federale

Jon Pult si candida per il dopo Berset

Il consigliere nazionale socialista grigionese si dice pronto: ‘Faccio politica da quando avevo 19 anni’

In sintesi:
  • A chi rimprovera una presenza finora breve, Pult risponde che se si vuole una rappresentanza più giovane non ci si può aspettare la stessa esperienza dei più navigati
  • La candidatura ha ricevuto il pieno appoggio del partito
Jon Pult
(Keystone)

Jon Pult è candidato alla successione di Alain Berset in Consiglio federale. Lo ha annunciato lo stesso consigliere nazionale socialista grigionese oggi davanti ai media di Palazzo federale.

Pult ha citato quelle che a suo avviso sono le tre principali sfide del Paese: la riforma del sistema sanitario, che andrà condotta senza ridurre le prestazioni; la politica climatica, che avrà successo solo con un impegno comune di tutti; e le relazioni con l'Europa, che vanno stabilizzate e sviluppate ulteriormente non da ultimo per non aggravare ulteriormente la carenza di manodopera.

Il grigionese ha poi evocato la sua esperienza: "Sono attivo in politica da quando avevo 19 anni. Esprimo sempre le mie opinioni con chiarezza e ne parlo apertamente con tutti finché non troviamo una soluzione", ha detto affermando di voler adottare lo stesso modus operandi anche in Consiglio federale, qualora fosse eletto.

"Lo farei con chiarezza e pragmatismo. Con apertura ad altre opinioni e rispetto per la concordanza", ha affermato. Nel suo discorso Pult ha anche parlato di coesione, tra le regioni linguistiche, così come tra le regioni alpine e rurali e le città.

A una domanda di un giornalista, Pult ha detto che manterrà la doppia cittadinanza svizzera e italiana anche in caso di elezione (contrariamente a quanto fatto da Ignazio Cassis, ndr). "Fa parte della mia identità, sono nato così", ha detto. "È tuttavia chiaro che la nomina a consigliere federale implica il 100% di lealtà e di impegno per la Svizzera, [...] come del resto faccio già al Consiglio nazionale".

Esperienza

In merito alla sua finora corta presenza a Berna, quattro anni, Pult ha detto che se si vuole avere una rappresentanza di una generazione più giovane è chiaro che non ci si può aspettare la stessa esperienza dei politici più navigati. La Svizzera ha il governo più vecchio in Europa, e il consigliere federale che lascia – Alain Berset – è il più giovane dei sette, ha detto il grigionese. A suo avviso "si tratta di un argomento forte a favore di una candidatura giovane". "Io mi sento pronto", ha aggiunto.

La candidatura di Pult ha ricevuto l'appoggio pieno del suo partito: "Jon conosce la realtà dei centri e delle periferie", ha detto il presidente del Ps retico Andri Perl. "È la candidatura dell'esperienza politica, ma anche quella delle giovani generazioni", ha aggiunto.

Pur non essendo ancora 40enne, Pult è un volto noto della politica. Si è fatto conoscere a livello federale per aver assunto la presidenza dell'Iniziativa delle Alpi nel 2014. Nel 2019 è stato eletto in Consiglio nazionale e dall'ottobre 2020 è vicepresidente del Ps svizzero. In precedenza è stato presidente della sezione grigionese del PS (2009-2016), granconsigliere (2010-2018) e consigliere comunale di Coira (2005-2011).

Nato il 12 ottobre 1984, Pult prima di andare all'asilo non conosceva una sola parola di tedesco, parlando solo italiano e romancio, come lui stesso racconta sul suo sito internet. Laureato in storia, storia economica e sociale e filosofia all'Università di Zurigo, Pult oggi vive tra Coira e Berna con la moglie. Lavora in una Pmi specializzata nella digitalizzazione.

Quattro candidati per una poltrona

Oltre a Pult, altri tre socialisti sono in corsa per accedere al seggio di Berset in Consiglio federale. Si tratta del consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch, del consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer e del consigliere di Stato basilese Beat Jans.

In precedenza si era messo a disposizione anche il consigliere nazionale Mustafa Atici (Ps/Bs). Il basilese ha però ritirato la propria candidatura a favore di quella di Jans, che a suo dire ha maggiori chance delle sue di essere eletto nell'esecutivo federale.

Una commissione di selezione valuterà le candidature fino al 4 novembre. I candidati scelti verranno annunciati il 25 novembre. I designati si dovranno in seguito presentare a partito e popolazione in occasione di quattro audizioni pubbliche, che si svolgeranno a Ginevra il 6 novembre, a Bienne (Be) l'8 novembre, a Olten (So) il 9 novembre e a Sciaffusa il 14 novembre.

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