Svizzera

Costruzioni fuori zona edificabile meglio regolamentate

Accordo tra le Camere sulla Legge pianificatoria. A determinate condizioni, gli edifici agricoli inutilizzati (rustici) convertibili a uso residenziale

(Ti-Press)
27 settembre 2023
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Le costruzioni fuori dalle zone edificabili saranno meglio regolamentate. C'è finalmente l’accordo delle Cemere federali in merito alla revisione della Legge sulla pianificazione del territorio. Oggi il Consiglio nazionale, allineandosi tacitamente agli Stati, ha eliminato le due divergenze rimanenti e l'oggetto è così pronto per le votazioni finali.

Questa revisione parziale funge da controprogetto indiretto all'iniziativa popolare ‘Contro la cementificazione del nostro paesaggio (Iniziativa paesaggio)’. Presentata nel 2020, l'iniziativa mira a inserire nella Costituzione l'obiettivo di stabilizzare la quantità di terreno edificabile al di fuori delle zone edificabili. La revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (Lat2) riprende l'obiettivo generale dell'iniziativa popolare.

Divergenze appianate su aree speciali e antenne

Il primo punto controverso riguardava le zone speciali che i Cantoni potranno designare nei loro Piani regolatori. Esse potranno essere ubicate su tutto il territorio e non solo nelle aree montane come inizialmente auspicava il Nazionale. Ciò significa che nessun cantone sarà penalizzato. In queste zone speciali è previsto un caso particolare: gli edifici agricoli inutilizzati, come mayens o rustici, a determinate condizioni potranno essere convertiti a uso residenziale. Sarà inoltre consentita sia la demolizione e la ricostruzione dei ristoranti e caffè realizzati prima del 1980, nonché il loro ampliamento, sempre a determinate condizioni. In origine il Nazionale voleva limitare tale eccezione solo agli alberghi.

L'altro punto controverso concerneva invece le antenne di telefonia mobile. È stato deciso che tali infrastrutture dovranno essere raggruppate il più possibile e che potranno essere autorizzate al di fuori delle zone edificabili se questa ubicazione sia chiaramente più vantaggiosa di quella all'interno di tali aree, sulla base di una ponderazione complessiva degli interessi. Il controprogetto prevede che i Cantoni dovranno presentare un concetto globale per raggiungere l'obiettivo di stabilizzazione. Avranno cinque anni di tempo per adattare i loro Piani regolatori. Al termine di questo periodo, ogni nuova costruzione al di fuori della zona edificabile dovrà essere compensata dalla demolizione di un'altra. È previsto un bonus per la demolizione e l'agricoltura ha la precedenza sui nuovi obblighi, che potrebbe essere pagato anche per gli edifici agricoli e turistici che vengono demoliti e poi ricostruiti. Tale bonus sarà finanziato dai Cantoni e dalla Confederazione.

Aperta la questione del ritiro dell'iniziativa

In Svizzera ci sono attualmente più di 600mila edifici situati fuori dalle zone edificabili, di cui circa 190mila sono abitati. Resta ora da vedere se il controprogetto sarà sufficiente a convincere il comitato d'iniziativa a ritirare il suo testo. In caso contrario, la decisione spetterà al popolo.

La Lat2 fa seguito alla prima fase della riforma della pianificazione territoriale, che mirava ad aumentare la densità abitativa all'interno dell'area edificata.

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