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Plr: ‘Serve una politica migratoria severa, ma giusta’

Secondo il partito Cantoni e Comuni stanno sostenendo un carico troppo pesante: ‘Serve una task force sull’asilo’

Una guardia di confine a Chiasso
(Keystone)
11 agosto 2023
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“C’è urgenza di mettere mano alla politica migratoria svizzera” con un approccio “realista, severo, ma giusto”. Così si è espresso il Plr nazionale che, durante la recente visita a Chiasso, aveva promesso proposte concrete sul tema.

In una conferenza a Berna, il Plr ha presentato le sue soluzioni per migliorare la situazione: in particolare, è stato evidenziato come il Dipartimento federale di giustizia e polizia (Dfgp) abbia il compito di garantire che il sistema d’asilo svizzero resti sostenibile e gestibile dal profilo dell’ordine pubblico. In questo senso, il Plr ha presentato una serie di richieste per migliorare la situazione, “per una politica migratoria realista, severa, ma giusta”.

Secondo il Plr l’aumento dei flussi migratori pone i Cantoni e i Comuni di fronte a grandi sfide e a derive sul territorio, mentre il Dfgp non si assumerebbe sufficientemente le proprie responsabilità. Allo stesso tempo, la libera circolazione delle persone, “che fornisce alla nostra economia la forza lavoro di cui ha bisogno, è ancora una volta sotto attacco e viene incolpata di tutti i problemi del nostro Paese”.

Maggior coordinamento

Il Plr sostiene inoltre che i Cantoni e i Comuni stanno attualmente sostenendo un carico troppo pesante, soprattutto a livello di ordine pubblico. Da qui la richiesta dell’istituzione di una task force sull’asilo per evitare problemi come quelli che sta vivendo proprio il Ticino, migliorando il coordinamento tra Confederazione, Cantoni e Comuni. Potrebbe anche essere necessario modificare la legge sull'asilo o porre le basi legali per agire con maggiore fermezza a tutela dell’ordine pubblico. Per il Plr non si tratta di “sdoganare uno Stato garantista, ma di poter intervenire in modo proporzionale, in modo da ribadire la rispettabilità istituzionale di chi si occupa di mantenere l’ordine. Non è accettabile che una persona fermata per furto venga rilasciata poche ore dopo e ripeta poi lo stesso reato in maniera sistematica, come denunciato dalle autorità e dalla popolazione di Chiasso”.

Dopo i colloqui in Ticino

In particolare, dai colloqui di Chiasso erano emerse tre richieste concrete: il Consiglio federale dovrebbe ridurre il numero di asilanti con una ripartizione diversa; sono necessarie maggiori risorse finanziarie per gestire il problema; devono essere adattate le basi legali per adottare misure per chi crea problemi alla quiete pubblica di fronte al crescente numero di furti, danneggiamenti e liti che compromettono la vivibilità di Chiasso.

Questi punti – contenuti anche nella recente petizione lanciata dall’ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo all’indirizzo del Consiglio federale e sostenuti dalla Deputazione ticinese alle Camere federali – sono stati fatti propri dal Plr svizzero. In questo contesto, il Plr si impegna anche a chiedere la ripresa immediata dell'accordo di Dublino con l'Italia. Il ministro della Giustizia Elisabeth Baume-Schneider è quindi chiamata a intervenire con urgenza in questo ambito.

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