Il Gigante giallo intende rilevare le due società che, assieme, danno lavoro a circa 3'500 persone. I sindacati: ‘Sì, ma a determinate condizioni’
La Posta svizzera punta a rilevare Quickmail e Quickpac, società che insieme impiegano circa 3'500 dipendenti attivi nel recapito di lettere indirizzate, cataloghi, periodici e pacchi. L'acquisizione dovrebbe avvenire in tempi brevi, previa approvazione da parte della Commissione della concorrenza.
Con la digitalizzazione – spiega il Gigante giallo in una nota – i volumi delle lettere diminuiscono sempre di più, mentre per quanto riguarda i pacchi la concorrenza è particolarmente aspra: questa situazione ha spinto Quickmail Holding (che controlla le due società in questione, operanti in perdita) a cercare attivamente possibili acquirenti.
«In questa situazione non è più possibile immaginare un futuro autonomo», afferma Marc Erni, presidente del consiglio di amministrazione di Quickmail Holding. «Con l'acquisizione da parte della Posta sarà possibile continuare a erogare le nostre prestazioni di sempre a tutta la clientela, contando su un partner forte e capace di portare avanti la nostra attività, integrandola in strutture più grandi». Le parti hanno concordato di non divulgare i dettagli dell'operazione.
«I clienti di Quickmail e Quickpac sono in buona parte anche clienti della Posta», commenta da parte sua Johannes Cramer, responsabile servizi logistici dell'azienda controllata dallo stato, pure citato nella comunicazione scritta. «Rilevando entrambe le società potremo garantire loro stabilità, assicurando la continuità delle prestazioni».
Inoltre la Posta punta a sfruttare le sinergie e a ottimizzare le sue capacità logistiche, «Quickpac consegna i pacchi esclusivamente con veicoli di recapito elettrici, il che si inserisce alla perfezione nell'ambiziosa strategia di sostenibilità della Posta». Strategia che in questi giorni sta facendo peraltro parecchio discutere in Svizzera: l'idea di acquistare vasti appezzamenti boschivi in Germania per ridurre le emissioni aziendali non ha infatti suscitato solo consensi.
La Posta deve mantenere l'impiego per tutti i dipendenti di Quickmail e Quickpac, e deve strutturare il trasferimento delle attività in modo socialmente accettabile: è quanto chiede Syndicom, il sindacato della comunicazione.
I dipendenti interessati dovrebbero ricevere un'offerta di lavoro conforme agli standard dell'attuale contratto collettivo della Posta. Per fare chiarezza Syndicom ha anche istituito una speciale hotline a cui il personale delle due società potrà rivolgersi.
Se Quickmail, unico concorrente della Posta, scompare dal mercato delle lettere, in futuro l'impresa guidata da Roberto Cirillo sarà la sola a servire questo comparto. «Syndicom si felicita del fatto che tali compiti sistemici siano garantiti dall'azienda pubblica». Secondo il presidente Matteo Antonini «la concorrenza ha danneggiato la qualità del servizio pubblico».
Sulla stessa linea è anche il sindacato Transfair: "È essenziale che i posti di lavoro siano mantenuti", afferma l'organizzazione in un comunicato. "Il personale non deve pagare lo scotto per una situazione finanziaria disastrosa", chiosa il dirigente Diego Frieden, citato nella nota. L'integrazione della manodopera deve avvenire nel quadro del contratto collettivo della Posta, viene argomentato.