Svizzera

Federali, il Centro lancia la volata: ‘Siamo in buona forma’

Secondo il presidente Gerhard Pfister “tre consiglieri federali per la sinistra sono troppi. Allo stesso modo, quattro per la destra”

Gerhard Pfister
(Keystone)
24 giugno 2023
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A quattro mesi dalle elezioni federali, il Centro si è riunito sabato a Sursee, nel canton Lucerna, per lanciare la fase finale della campagna elettorale. Il presidente del partito Gerhard Pfister ha assicurato ai 300 delegati presenti: “Siamo in buona forma”.

Quest'anno il dopo elezioni federali coincide con il prima delle elezioni del Consiglio federale: innanzitutto dobbiamo attendere l'esito delle elezioni, ha affermato Pfister. Tuttavia secondo il presidente "tre consiglieri federali per la sinistra sono troppi. Allo stesso modo, quattro consiglieri federali per la destra sono troppi". Il Centro, invece, è chiaramente sottorappresentato.

"La polarizzazione sta aumentando", ha detto il presidente: “Solo il Centro rappresenta l'equilibrio tra regioni, gruppi sociali, tra i benestanti e quelli con poche risorse finanziarie. Teniamo unita la Svizzera”, ha insistito.

‘Sulla buona strada’

Gli ultimi quattro anni sono stati impegnativi per il Partito, ha proseguito Pfister, facendo in particolare allusione al cambiamento di nome della formazione politica. Le recenti elezioni cantonali a Zurigo e Basilea Campagna hanno dimostrato che siamo sulla buona strada, ha sostenuto dicendosi fiducioso in vista delle elezioni federali di ottobre.

La guerra della Russia contro l'Ucraina ha cambiato le nostre necessità in ambito di sicurezza, ha detto il presidente. In un mondo interconnesso e globalizzato, la Svizzera non può garantire la propria sicurezza da sola. Una politica di difesa e sicurezza efficace richiede anche una maggiore cooperazione con i paesi europei.

Situazione instabile

E sempre in tema di Russia si è espressa anche la consigliera federale del Centro Viola Amherd: la ministra della difesa ha affermato che "la situazione in Russia cambia di ora in ora" e il tutto è poco chiaro.

Al momento - ha aggiunto la consigliera federale - è difficile fare un'analisi: "I nostri esperti a livello federale stanno seguendo la situazione molto da vicino". La ministra ha precisato di essere già stata informata degli sviluppi stamane dal servizio di intelligence.

Il lavoro al centro di gestione della crisi sono in pieno svolgimento: si stanno valutando le eventuali conseguenze per i cittadini svizzeri che ancora si trovano in Russia.

In uno scambio con la segretaria del partito Gianna Luzio, Viola Amherd ha parlato della sicurezza della Svizzera in tempi difficili, della sicurezza informatica, della legge e della politica di neutralità. Al termine, ha dato ai candidati presenti un consiglio per gli ultimi mesi di campagna elettorale: "Andate dalla gente, cercate lo scambio e il dialogo".

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