votazioni cantonali

Congedo parentale: Ginevra dice sì, Berna no

Nel cantone francofono ok alle 24 settimane per i due genitori. Nella capitale bocciatura netta, con il 66,5% di pareri contrari

Un manifesto pro-congedo parentale per le strade di Ginevra
(Keystone)

I ginevrini hanno accolto, con il 57,9% di sì, un'iniziativa popolare promossa dai Verdi liberali (Pvl), che prevede complessivamente 24 settimane di congedo parentale per i due genitori: l'obiettivo è completare le 16 settimane di congedo di maternità cantonale (quattordici del congedo concesso a livello nazionale più due settimane cantonali) con otto settimane per l'altro genitore, comprese le due settimane di congedo di paternità federale in vigore dal 2021. La partecipazione ha raggiunto il 40,1%.

Come funziona

L'assicurazione parentale sarà finanziata in modo uguale da datori di lavoro e lavoratori, con una deduzione salariale dell'ordine dello 0,15%-0,2%. Il progetto è stato combattuto da Ps, Verdi, collettivo dello sciopero femminista e, all'altro polo politico, dall'Udc. È stato sostenuto dal centro destra e dagli ambienti padronali. Il Gran Consiglio ha votato a favore dell'iniziativa con 53 sì, 34 no e un'astensione.

Delle otto settimane supplementari, sei sono obbligatorie per il genitore che non beneficia dell'assicurazione maternità e due settimane sono assegnate a piacimento dei genitori a uno o all'altro. La sinistra vede come fumo negli occhi queste due settimane ballerine, per cui delle madri potrebbero beneficiare solo di quattordici settimane, contro le 16 acquisite a fatica. L'Udc ginevrina era divisa, ma hanno prevalso le preoccupazioni per il potere d'acquisto, che sarebbe stato ulteriormente eroso dal nuovo prelievo salariale.

Per i promotori della modifica costituzionale, si trattava di conciliare meglio la vita familiare e professionale e promuovere la parità tra donne e uomini.

Poiché vi è incertezza giuridica sulla conformità col diritto federale, il Pvl ginevrino ha formulato l'iniziativa in modo che il congedo non sia vincolante per le imprese. Nella loro analisi, infatti, i Verdi liberali giungono alla conclusione che solo il diritto federale può imporlo alle aziende. Va notato che anche le due settimane ginevrine di congedo maternità non sono vincolanti, ma le imprese le hanno fatte proprie.

Nella capitale la proposta non passa

Il popolo bernese ha invece bocciato, con il 66,5% di no, un'iniziativa popolare cantonale lanciata dal Ps che chiedeva l'introduzione di 24 settimane di congedo parentale retribuito, in aggiunta ai congedi di maternità e paternità federali, per un totale quindi di 40 settimane. La partecipazione al voto ha raggiunto il 43,3%.

In concreto, ogni genitore avrebbe avuto a disposizione sei settimane di congedo parentale. Le restanti dodici settimane avrebbero potuto essere suddivise liberamente. Il progetto era combattuto dai partiti borghesi.

Il costo del congedo, essenzialmente a carico del Cantone, era stimato in 200 milioni di franchi, che hanno indotto la destra a combatterlo. Il Gran Consiglio ha nettamente respinto l'iniziativa, con 95 voti contro 52, pure ritenendo i costi eccessivi, ma anche giudicando che una soluzione uniforme a livello nazionale sarebbe più appropriata.

Per i promotori della modifica costituzionale, si trattava di conciliare meglio la vita familiare e professionale e promuovere la parità tra donne e uomini.

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