Svizzera

Sfruttamento dei migranti e tratta di esseri umani in aumento

Tra le cause di questa crescita il regime migratorio europeo e la politica svizzera in materia di stranieri. Nel 2022 assistite 822 persone

Un fenomeno purtroppo in crescita
(Keystone)
15 maggio 2023
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Sempre più persone sono vittime della tratta di esseri umani. Esse, che per la maggior parte sono donne, vengono sfruttate soprattutto in Svizzera. Lo dimostra il rapporto annuale 2022 del Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne.

Sono state 822 le persone vittime di sfruttamento a cui il Servizio ha fornito assistenza nel 2022. Il dato riflette un netto aumento dei casi: il regime migratorio europeo e la politica in materia di stranieri svizzera sarebbero tra le cause concomitanti del fenomeno.

Lo sta dimostrando anche la guerra in Ucraina: "Più i percorsi di fuga sono sicuri e più la migrazione è legale e meno persone diventano vittime del traffico di esseri umani", afferma il Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne.

Due terzi delle persone sfruttate in Svizzera

Le persone non sono vittime della tratta di esseri umani solo durante la fuga, sottolinea il Servizio: infatti, due terzi delle persone assistite sono state sfruttate in Svizzera.

Delle donne migranti assistite, un terzo proveniva dall'America latina e dai Caraibi e un quarto dai Paesi dell'Unione europea e dell'Associazione europea di libero scambio. Il 35% erano lavoratrici del sesso, il 23% vittime di violenza e sfruttamento in contesti di relazioni di coppia.

L'anno scorso, tuttavia, non solo le donne, ma anche un maggior numero di uomini vittime di sfruttamento sessuale si è rivolto al Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne. È anche aumentato il numero dei casi di sfruttamento delle persone come forza lavoro.

L'unità specializzata critica la ‘fortezza Schengen’ dell'Europa, che rende le frontiere invalicabili e la migrazione legale impossibile per le persone provenienti da Paesi extraeuropei. Inoltre, l'Accordo di Dublino non protegge le vittime, ma le rimette nelle mani dei colpevoli.

Anche la legge svizzera sugli stranieri non offre una protezione sufficiente alle vittime di violenza domestica. Il soggiorno in Svizzera è spesso vincolato alla permanenza con il coniuge, anche se quest'ultimo è pericoloso.

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