Svizzera

La Svizzera non avrà un calcolatore dei prezzi dei carburanti

Gli automobilisti svizzeri non potranno paragonare i prezzi della benzina delle stazioni di servizio grazie a un calcolatore online federale

In sintesi:
  • Proposta bocciata dal Nazionale con 95 voti contro 81 e 2 astenuti
  • Tale sistema si ispirava al modello austriaco creato nel 2011
(Ti-Press)
2 marzo 2023
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Gli automobilisti svizzeri non potranno paragonare i prezzi dei carburanti delle stazioni di servizio grazie a un calcolatore online federale. Contro il parere della sua commissione, il Nazionale ha affossato oggi – con 95 voti contro 81 e 2 astenuti – una mozione del "senatore" Pirmin Bischof (Centro/So) che chiedeva l’introduzione di un tale sistema, ispirandosi al modello austriaco creato nel 2011. Secondo la maggioranza, esiste già un’offerta analoga proposta dal Tcs.

Secondo l’autore del testo, l’aumento dei prezzi dei carburanti alle stazioni di servizio non è più imputabile unicamente alla situazione internazionale. Sussiste pure una mancanza di trasparenza in materia di prezzi dei distributori di benzina.

Per il "senatore" solettese, lo scopo era di spingere al ribasso il costo dei carburanti facendo in modo che i consumatori possano scegliere tra i vari offerenti grazie alla comparazione dei prezzi. Stando a Bischof, il calcolatore dei prezzi avrebbe creato trasparenza sul mercato, informando gli utenti sulle stazioni di servizio meno care secondo l’indirizzo o la regione. Nel primo anno dopo la sua introduzione in Austria (www.spritpreisrechner.at), i prezzi della benzina sono scesi di oltre il 20%.

La commissione aveva modificato il testo, precisando che la Confederazione poteva collaborare con fornitori privati o affidare loro dei mandati. Il Touring Club Svizzero propone infatti un tale calcolatore dei prezzi, ha precisato Fabio Regazzi (Centro/Ti) a nome della commissione.

"Migliaia di utenti si sono già iscritti, il che dimostra che c’è necessità di intervenire", ha aggiunto. Una cooperazione pubblico-privato permetterebbe di evitare doppioni, di agire più in fretta e in modo meno burocratico, secondo il parlamentare ticinese.

Non necessario agire

Alla fine, una maggioranza di destra (Udc, Plr e taluni deputati Verdi liberali e del Centro) contraria a un nuovo calcolatore ha prevalso. "Dal momento che questa offerta già esiste, non è più necessario intervenire", ha dichiarato Beat Walti (Plr/Zh), invocando un surplus di burocrazia in caso di accettazione della mozione. Inoltre, a suo avviso, l’introduzione del calcolatore avrebbe incitato gli automobilisti a percorrere distanze più lunghe per fare il pieno a costi ridotti.

Anche il Consiglio federale non vedeva la necessità di prendere misure in merito. "Il prezzo del barile del petrolio è sceso del 35% rispetto al suo picco", ha dichiarato il ministro dell’Economia Guy Parmelin.

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