Svizzera

Passata la pandemia, cresce anche il Pil pro capite

Globalmente, dal 2010 al 2022, la crescita del Prodotto interno lordo nel nostro Paese è del 9% a persona

Nel 2022 la crescita è stata dell’1,2%
(Ti-Press)
28 febbraio 2023
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Dopo la crisi del coronavirus, il prodotto interno lordo (Pil) svizzero ha beneficiato di uno sviluppo solido anche se considerato in relazione all’aumento della popolazione. È la conclusione cui giunge la Segreteria di Stato dell’economia in un’analisi pubblicata oggi a margine dei dati sulla crescita economica elvetica nel quarto trimestre 2022 (0,0%) e nell’insieme dell’anno scorso (+2,1%).

Il Pil pro capite spurgato dagli effetti dei grandi eventi sportivi era crollato del 3,2% nel 2020, per poi risalire di un analogo 3,2% nel 2021. Nel 2022 è cresciuto dell’1,2%, in base alle stime provvisorie odierne della Segreteria di Stato dell’economia.

Interessante è anche il confronto internazionale (i calcoli si basano sul dollaro e sono corretti per avere la stessa parità di potere d’acquisto). Nei dieci anni precedenti al Covid, il Pil pro capite della Svizzera era aumentato più lentamente di quello degli Stati Uniti e della Germania: in media, i due Paesi in questione avevano registrato una crescita annua dell’1,6% tra il 2010 e il 2019, a fronte dello 0,9% della Svizzera, un dato analogo a quello di nazioni quali i Paesi Bassi, la Francia e l’Austria (pure 0,9%), ma nettamente superiore a quello osservato in Italia (0,3%).

Anche dal 2020 al 2022 la progressione del Pil pro capite è stata significativamente più forte negli Usa che in Svizzera: l’economia statunitense si è sviluppata in modo particolarmente dinamico nella fase di ripresa dalla crisi, tanto che il dato è aumentato in media dell’1,4% all’anno e il livello del Pil 2019 è stato superato di un buon 4% nel 2022. Nell’Eurozona (+0,5% annuo, +1,2% rispetto al 2019) la crescita è stata invece solo leggermente superiore a quella elvetica (+0,4, +1%).

Se si tiene conto in modo cumulativo dell’intero periodo dal 2010 al 2022, il Pil pro capite svizzero è cresciuto del 9%. In Germania, la crescita è stata più forte fino al 2017, ma negli anni successivi lo sviluppo è stato debole: ciò può essere dovuto al fatto che l’industria tedesca sta affrontando problemi strutturali nel settore automobilistico, affermano gli esperti della Seco. Anche lo sviluppo dell’Italia è degno di nota: vi è stata sì una ripresa dopo la crisi del debito europeo del 2012, ma tirando le somme il Pil pro capite del 2022 risulta solo lievemente superiore a quello di dieci anni prima.

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