Svizzera

‘Premi meno onerosi’, meglio il controprogetto

All’iniziativa popolare per limitare al 10% del reddito i premi delle casse malati il Nazionale preferisce il modello governativo

Il problema dell’esplosione dei costi, ad ogni modo, c’è
(Keystone)
28 febbraio 2023
|

All’iniziativa popolare ‘Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)’ va opposto un controprogetto. Lo ha ribadito oggi il Consiglio nazionale con 106 voti contro 79 e un’astensione.

L’iniziativa del Ps chiede che i premi dell’assicurazione malattie obbligatoria non superino il 10% del reddito disponibile. A tale scopo, la Confederazione e i Cantoni dovrebbero contribuire in misura maggiore alla riduzione dei premi.

Il Consiglio federale è contrario all’iniziativa. Stando alla proposta del Ps, infatti, la Confederazione dovrebbe sopportare la maggior parte dei costi dovuti alla riduzione dei premi quando le spese sono fortemente influenzate dalle decisioni dei Cantoni, per esempio in materia di pianificazione ospedaliera. Inoltre, l’iniziativa tiene conto unicamente del finanziamento dei premi, senza incentivare un contenimento dei costi sanitari.

Ritenendo tuttavia che il problema esiste, il governo aveva proposto un controprogetto: la Confederazione e i Cantoni dovrebbero ridurre di ulteriori 2,2 miliardi di franchi i costi a carico delle famiglie per i premi malattia.

Il controprogetto dell’esecutivo chiede a tutti i Cantoni di destinare alla riduzione dei premi un importo corrispondente a una percentuale minima dei costi lordi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (Aoms) generati dagli assicurati domiciliati sul proprio territorio. La percentuale dipenderà da quanto graveranno i premi sul 40% degli assicurati con il reddito minore. Il contributo federale, già vincolato ai costi, resterà invece invariato. Insomma, i Cantoni dovrebbero versare più di adesso.

In prima lettura il Consiglio nazionale, con 119 voti a 66, aveva approvato il controprogetto governativo, pur modificandolo in alcuni punti. Gli Stati si erano invece opposti per 22 voti a 20 ritenendolo eccessivamente centralista e dirigista.

Il Consiglio nazionale è quindi tornato ad occuparsi del controprogetto e, come detto, ha ribadito la sua decisione precedente. Secondo la maggioranza, la necessità di intervenire per ridurre i premi è provata. La popolazione si aspetta dal parlamento che prenda la questione sul serio, ha sostenuto Jörg Mäder (Pvl/Zh) a nome della commissione.

In questi ultimi anni una parte dei Cantoni non ha assunto le sue responsabilità nello stanziare i finanziamenti necessari per ridurre i premi, ha aggiunto l’altro relatore commissionale Benjamin Roduit (Centro/Vs). Il relatore commissionale ha anche sottolineato come nove Cantoni per la riduzione dei premi spendono oggi meno di quanto facevano 10 anni fa, e ciò malgrado l’aumento dei costi.

L’iniziativa del Ps, e il controprogetto, hanno un approccio sbagliato: "Vogliono combattere le conseguenze e non le cause dell’aumento dei costi sanitari", ha replicato, invano, Thomas de Courten (Udc/Bl). Per Céline Amaudruz (Udc/Ge) il controprogetto ha anche il difetto di imporre una visione federale che ignora le differenze cantonali.

Il dossier torna ora al Consiglio degli Stati. Qualora dovesse confermare la decisione di non entrata in materia, il controprogetto sarebbe definitivamente archiviato.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE