Svizzera

Incidenti sulla neve, se il turista non paga il conto delle cure

Gli ospedali svizzeri si ritrovano spesso con fatture non saldate per migliaia di franchi, anche a causa di mancati pagamenti anticipati o dati falsi

(Keystone)
15 febbraio 2023
|

Gli ospedali svizzeri si trovano più volte a dover sostenere i costi di turisti soccorsi, operati e curati in seguito a un incidente verificatosi sulle piste da sci, in quanto i pazienti non sono tenuti a effettuare un pagamento anticipato o perché spesso le vittime forniscono dati falsi. È quanto rilevano oggi i giornali del gruppo editoriale Tamedia, sottolineando che il fenomeno è in aumento in particolare a Coira e riguarda più i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea (Ue).

"Abbiamo l’obbligo di ricoverare i pazienti", afferma Gabriela Vrecko, portavoce del gruppo ospedaliero di Frutigen, Meiringen, Interlaken (FMI), nell’Oberland bernese. Il concetto viene ribadito anche da Dajan Roman dell’Ospedale cantonale dei Grigioni a Coira: le cliniche - sottolinea - prima forniscono l’assistenza poi si occupano della fattura. Solo nel caso dei cosiddetti interventi elettivi, che possono essere eseguiti anche in un secondo momento, i pazienti devono prima garantire il pagamento. Così facendo gli ospedali si assumono un rischio finanziario.

La maggior parte dei pazienti sono riconoscenti del trattamento ricevuto e lo retribuisce, ma non tutti: l’Ospedale cantonale dei Grigioni registra ogni anno pagamenti in sospeso per 200’000-500’000 franchi, una parte riesce a riscuoterla anni dopo ma non completamente, viene sottolineato.

Negli ospedali FMI da molti anni in media il 4% delle fatture inviate all’estero resta non pagato. Tuttavia mentre nell’Oberland bernese il numero di pagamenti in sospeso è diminuito negli ultimi tempi, a Coira la tendenza è in aumento.

Anche il centro ospedaliero dell’Alto Vallese, che in circa 200 casi all’anno deve ricorrere a un’agenzia di recupero crediti, parla di un rischio potenziale di perdita in costante aumento. Secondo il suo direttore finanziario Diego Henzen, il numero di fatture non saldate dai pazienti provenienti da Paesi non appartenenti all’Ue è nettamente superiore a quello dei cittadini dell’Ue.

A questo proposito, il portavoce dell’Ospedale cantonale dei Grigioni sottolinea che nei Paesi arabi e nell’Europa dell’Est "la riscossione a posteriori è praticamente impossibile". In alcuni casi vengono forniti dati personali falsi. Quest’ultimo espediente è regolarmente registrato all’ospedale di Davos (GR) mentre è raro nei nosocomi dell’Oberland bernese e dell’Alto Vallese, viene indicato.

Il mancato pagamento è un fenomeno che si rileva - anche se meno frequentemente rispetto ai turisti stranieri - presso i cittadini svizzeri, ma la percentuale è in aumento, rileva la portavoce del gruppo ospedaliero di FMI. Si tratta per lo più di servizi alberghieri e trasporti che superano il limite coperto dall’assicurazione di base. "Notiamo che in generale gli assicurati non sono consapevoli dell’esistenza di questo limite e che devono pagare loro stessi la parte che lo supera", afferma Corina Issler Baetschi dell’ospedale di Davos.

Per ovviare al problema negli ultimi anni, la maggior parte degli ospedali ha ottimizzato il processo per assicurare il pagamento, occupandosene il più rapidamente possibile.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE