Svizzera

Credit Suisse: il 2022 è stato un anno orribile. Bonus a rischio

Il presidente del Consiglio d’amministrazione dell’istituto di credito Axel Lehmann invita dirigenti e dipendenti a tenere i piedi saldi a terra

Il numero uno di Credit Suisse
17 gennaio 2023
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Dirigenti e dipendenti di Credit Suisse faranno meglio a non nutrire troppe aspettative sui bonus per il 2022, altrimenti il rischio è di restare delusi. Parola di Axel Lehmann, presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituto.

"È stato un anno orribile per Credit Suisse e quindi penso che le persone avranno aspettative realistiche", ha detto il 64enne intervistato da Bloomberg in margine al Forum economico mondiale di Davos.

Secondo le indiscrezioni la banca, impegnata in una profonda ristrutturazione, con la previsione di 9’000 tagli e lo scorporo di ampie parti dell’investment banking, starebbe pensando di ridurre della metà l’ammontare dei bonus per il 2022, anche alla luce del fatto che probabilmente archivierà un nuovo trimestre in rosso in scia all’emorragia di fondi dei clienti.

A riguardo, Lehmann ha detto che i deflussi si sono fermati e i soldi dei clienti stanno lentamente tornando. Il presidente del Consiglio d’amministrazione si è anche definito "ottimista" per la restante parte dell’anno.

Oggi in borsa il titolo Credit Suisse perde circa lo 0,5%, in linea con l’indice Smi, e viene scambiato a 3,15 franchi. Dall’inizio dell’anno l’azione ha guadagnato il 15%, mentre sull’arco delle 52 settimane la performance rimane ampiamente negativa, pari al -64%.

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