Svizzera

Uno su quattro ha cambiato assicurazione malattia per il 2023 

A optare per la scelta di una nuova cassa malati sono stati in particolare gli svizzeri romandi. Circa l’età i più propensi a farlo sono gli under 36

Di cassa in cassa
(Ti-Press)
22 dicembre 2022
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Nel 2023 i premi dell’assicurazione di base aumenteranno in media del 6,6%. L’aumento dei prezzi ha innescato una forte ondata di cambi: ben un adulto su quattro ha deciso di cambiare cassa malati per il nuovo anno. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di comparis.ch. A optare per un cambio di cassa malati sono stati in particolare gli svizzeri romandi. In Ticino è stato il 18% a cambiare cassa malati. Circa le fasce d’età i più propensi a cambiare sono gli under 36, con una quota del 41%. Gli uomini, poi, hanno cambiato cassa malati molto più delle donne (32% contro il 21%).

«Quanto più aumentano i premi, tanto più numerosi sono gli assicurati che cambiano cassa malati. Trovo sorprendente l’esito del nostro sondaggio rappresentativo per cui più di un quarto degli assicurati adulti cambierà cassa malati il prossimo anno. Dopo l’annuncio dei premi 2022 da parte del consigliere federale Berset, la mia previsione era stata di circa il 13%. Ad aumentare ulteriormente la spinta al risparmio è stata l’inflazione», spiega Felix Schneuwly, esperto di assicurazione malattia.

L’aumento dei premi come fattore principale per il cambio

Il motivo di gran lunga più importante per il cambio di cassa malati è stato il forte aumento dei premi. Per il 61% di chi è passato a un’altra cassa malati è stato un fattore importante o molto importante. Il 47%, invece, si è dichiarato comunque tendenzialmente incline a cambiare spesso assicurazione di base. Per il 44% di chi ha cambiato, un fattore chiave è stato il servizio scadente della vecchia cassa malati. I cambi hanno riguardato innanzitutto la cassa malati. Il 69% di chi è passato a una nuova compagnia ha infatti mantenuto la franchigia che aveva in precedenza. Il 62%, poi, non ha cambiato il modello.

«Il fatto che quasi la metà di chi ha cambiato assicurazione malattia non sia soddisfatto della qualità del servizio della vecchia cassa malati dimostra che per rimanere competitivi non bastano premi più bassi rispetto alla concorrenza. L’elevata percentuale di assicurati che cambia solo la cassa malati, ma non la franchigia e il modello assicurativo alternativo, dimostra che per molti non era più possibile risparmiare con la vecchia assicurazione malattia», spiega Schneuwly. Dal sondaggio è inoltre emerso che per gli assicurati è importante la libertà di scelta. «Solo se ci sono più casse malati le persone insoddisfatte hanno la possibilità di passare a un altro assicuratore», spiega Schneuwly.

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