Nei piani del governo due tipi di imposizione: uno per quelle ricaricabili e un altro (più oneroso) per quelle monouso
Anche le sigarette elettroniche saranno tassate, ma meno di quelle tradizionali, dato il loro minor potenziale di rischio per la salute. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al Parlamento il messaggio relativo all’imposizione di questi dispositivi. Sono attese maggiori entrate annue di circa 13,8 milioni di franchi, da utilizzare per il cofinanziamento dell’Avs e dell’Ai.
L’esecutivo ha seguito due strade. Per quanto riguarda le ricaricabili, e dunque utilizzabili più volte, propone di sottoporre all’imposta – che ammonta a 20 centesimi per millilitro – solo i liquidi contenenti nicotina. Per quelle monouso auspica invece 1 franco per millilitro, indipendentemente dal fatto che contengano o meno nicotina.
L’aliquota per le ricaricabili è stata tenuta espressamente bassa, precisa il governo in una nota. In questo modo, i fumatori intenzionati a smettere non vengono dissuasi dall’utilizzare le sigarette elettroniche come possibile mezzo ausiliario. Con l’imposizione più elevata delle monouso auspica per contro un effetto positivo in particolare per quanto riguarda la protezione dei giovani.
Nonostante la grande varietà di sigarette elettroniche, cartucce e liquidi di ricarica, quanto proposto è facilmente attuabile, secondo il Consiglio federale.