Svizzera

I Centri federali d’asilo sono ai limiti delle capacità

Affinché si possa continuare ad accogliere tutti i richiedenti, in via provvisoria una parte di questi sarà trasferita nei cantoni in anticipo

(Ti-Press)
25 ottobre 2022
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Le numerose richieste d’asilo depositate in Svizzera non accennano a diminuire e le strutture federali sono al massimo delle loro capacità, con i posti letto che scarseggiano. Lo indica oggi in una nota la Segreteria di Stato della migrazione (Sem).

Affinché si possa continuare ad accogliere, ospitare e assistere tutti i richiedenti, la Sem mette costantemente a disposizione nuovi alloggi. Ciò però non basta. Per garantire che vi sia posto a sufficienza nei centri federali d’asilo (Cfa), in via provvisoria una parte dei richiedenti sarà trasferita nei cantoni in anticipo rispetto a quanto avvenuto finora.

Al momento ogni settimana in Svizzera vengono depositate grosso modo 800 domande d’asilo, fatto che crea difficoltà logistiche riguardanti alloggio e assistenza, soprattutto nella Svizzera occidentale e nordoccidentale. Anche in Ticino la situazione risulta però tesa. Il sistema d’accoglienza è quindi in difficoltà nonostante la creazione di posti letto supplementari.

Procedura accelerata

Solitamente i richiedenti asilo rimangono nei Cfa per un massimo di 140 giorni. Vista la situazione particolarmente critica, a partire dal 27 ottobre il trasferimento verso i Cantoni verrà accelerato, spiega la Sem nel comunicato. In un primo momento la misura coinvolgerà le persone oggetto di una decisione di allontanamento, mentre dalla settimana successiva riguarderà anche le persone la cui procedura non è ancora conclusa.

Eccezioni sono invece coloro a cui si applica la procedura Dublino, i provenienti dall’Afghanistan, i minorenni non accompagnati e chi viene da un Paese con una quota di protezione bassa. In questi casi è prevista l’applicazione di una procedura celere supplementare.

Secondo la Sem saranno circa 1’000 a settimana, anziché 500, i richiedenti asilo a essere distribuiti ai Cantoni, in modo proporzionale alla popolazione. Con le misure annunciate oggi, sarà possibile continuare a ospitare i richiedenti.