Svizzera

Sì anche agli Stati alla donazione di ovociti

La mozione approvata parifica la situazione fra uomini e donne dato che la donazione di sperma è già autorizzata

(Keystone)
13 settembre 2022
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Dopo il Nazionale in marzo, oggi anche il Consiglio degli Stati ha detto ‘sì’ alla legalizzazione della donazione di ovociti. I ‘senatori’ hanno infatti approvato, con 22 voti contro 20, una mozione che incarica il Consiglio federale di elaborare le basi legali.

L’atto parlamentare mira anche a istituirne le condizioni quadro intese a permettere l’accesso alle donazioni. Mediante un allentamento della normativa in materia di procreazione medicalmente assistita, si vuole permettere alle coppie sterili desiderose di avere figli di sottoporsi a tale trattamento in Svizzera, ha spiegato la relatrice commissionale Marina Carobbio Guscetti (Ps/Ti). Con la mozione si vuole anche eliminare la disparità di trattamento fra uomini e donne presente nella legge in vigore, dal momento che la procreazione mediante una donazione di sperma è autorizzata e attualmente praticata. "Si tratta di inviare un segnale per aiutare tante coppie in Svizzera, per una maggiore uguaglianza e per i diritti fondamentali", ha sostenuto Matthias Michel (Plr/Zg).

In mancanza di una legislazione in merito, le donne domiciliate in Svizzera sono inoltre obbligate a praticare il turismo medico per ottenere un dono d’ovuli, ha ricordato Elisabeth Baume-Schneider (Ps/Ju). Uno studio ha evidenziato come nel 2019 516 persone domiciliate nella Confederazione si siano recate all’estero per un intervento di procreazione medicalmente assistita, di cui l’82% per ricevere una donazione di ovociti. Queste cifre dimostrano la necessità di una base giuridica, ha sostenuto la giurassiana.

Una minoranza ha invece ritenuto che, prima di avviare eventuali lavori di revisione, sia opportuno attendere i risultati della valutazione cui è attualmente sottoposta la Legge sulla medicina della procreazione (Lpam), come richiesto da Isabelle Chassot (Centro/Fr). Ci sono molti aspetti etici delicati da considerare, ha sottolineato. Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/Lu) ha poi espresso delle riserve di fondo su quanto lontano debba spingersi la libertà individuale e personale in relazione al desiderio di avere figli. "Non tutto ciò che consente il progresso medico deve essere consentito", ha detto.

Anche il consigliere federale Alain Berset ha chiesto di aspettare la valutazione della Lpam. Il ‘no’ alla mozione non pregiudica la posizione del governo in materia, si tratta solo di aspettare qualche mese per avere il rapporto sulla legge, ha sostenuto, invano.

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