Svizzera

Mitholz, per lo sgombero di munizioni 2,5 miliardi

Secondo una prima stima, i lavori dovrebbero costare 1,5 miliardi. Ma ci sono diverse incertezze che potrebbero far lievitare la fattura

La zona interessata
(Keystone)
22 agosto 2022
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Secondo le ultime stime, lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz (Be) costerà circa 1,5 miliardi di franchi. Il Consiglio federale chiederà però probabilmente un credito d’impegno di circa 2,5 miliardi. Ci sono infatti incertezze riguardo all’esatta ubicazione, allo stato e alla quantità di residui di munizioni, e anche delle complicate condizioni geologiche e idrologiche.

Lo ha reso noto oggi il Dipartimento federale della difesa (Ddps) nel corso di un evento informativo pubblico, precisando che il progetto di bonifica durerà circa 25 anni e nello stanziamento dei fondi necessari occorrerà tener conto anche del rincaro.

La pianificazione dei costi sarà comunque ancora sottoposta a una verifica esterna. Gli importi precisi saranno definiti nel messaggio che il Governo prevede di sottoporre al Parlamento entro la fine del 2022, precisa una nota del Ddps.

Residui di munizioni per 3’500 tonnellate

Negli ultimi mesi gli esperti hanno potuto tracciare un quadro più preciso della situazione. In particolare è emerso che le circa 3’500 tonnellate lorde di residui di munizioni che giacciono nel cunicolo ferroviario sepolto sotto le macerie, nelle fenditure della montagna e nel cumulo di macerie antistante l’impianto di Mitholz possono provocare un grave inquinamento, poiché le munizioni contengono metalli pesanti, in particolare mercurio, piombo, zinco e antimonio.

Le prime indagini hanno messo in luce la presenza di sostanze nocive inquinanti anche nelle fenditure della montagna che sovrasta il cunicolo ferroviario e nel cumulo di macerie antistante l’impianto. Nel 1947 le esplosioni, gli incendi e i crolli che si sono susseguiti per giorni interi hanno inoltre disseminato munizioni e macerie in tutto il fondovalle, prosegue il Ddps.

Alcuni prelievi effettuati nelle aree del cantiere della strada nazionale, della galleria ferroviaria e nei punti in cui sono previste le infrastrutture per la realizzazione del progetto evidenziano un inquinamento del suolo. Per determinare la concentrazione di sostanze nocive sono però necessarie ulteriori indagini. Saranno pertanto realizzate anche analisi del terreno del fondovalle.

‘Verso un futuro più sicuro e promettente’

Durante lo sgombero non saranno rimossi soltanto i residui di munizioni presenti nel cunicolo ferroviario sepolto all’entrata delle caverne, dove sono concentrati i maggiori rischi di esplosione e inquinamento ambientale: il perimetro da sgomberare è stato esteso a tutta l’area di eiezione della catastrofica esplosione del 1947. Grazie alla bonifica in tutto il fondovalle, il Ddps "creerà le basi che consentiranno a Mitholz di guardare a un futuro sicuro e promettente", si legge nella nota.

Costruito nella montagna durante la Seconda guerra mondiale, il deposito è esploso nel dicembre 1947, distruggendo circa 100 case e causando la morte di nove persone e il ferimento di molte altre. Il villaggio si trova tra Frutigen e Kandersteg e conta 170 abitanti.

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