Svizzera

Certificato vaccinale: in pensione sì. Ma non dimentichiamolo

Chi cancella l’app dal suo telefonino rischia di perderlo definitivamente. Ecco come fare per salvarsi una copia in formato pdf

Meglio pensarci per tempo
19 febbraio 2022
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Le decisioni comunicata mercoledì dal Consiglio federale in materia di lotta alla pandemia, e segnatamente circa l’abrogazione di quasi tutte le restrizioni, effettive da giovedì, hanno comportato una serie di importanti cambiamenti. E di fatto ci ha fatti entrare nell’era di quella che si potrebbe definire la nuova normalità 2.0. Maggiori libertà rispetto a quelle degli ultimi due anni, certo, ma anche diverse novità a cui la gente deve (ri)abituarsi.

Praticamente una presenza costante negli ultimi nove mesi, il certificato vaccinale, per quel che concerne la vita quotidiana su suolo elvetico, da giovedì è stato pensionato. Ma non è ancora tempo di lasciarcelo completamente alle spalle. E men che meno di cancellarlo dalla memoria dei nostri telefonini o di fare il classico falò con quelli in forma cartacea. Perché per gli spostamenti oltre confine potrebbe ancora venir richiesto questo lasciapassare, in particolare nei Paesi in cui queste disposizioni restano ancora in vigore per le persone provenienti dall’estero.

Per cui, prima di cancellare definitivamente dai vostri telefonini l’applicazione forse più usata dell’ultimo anno, la Covid Cert (quella che, per intenderci, permetteva di visualizzare sul proprio smartphone il certificato in formato elettronico), il consiglio è quello di crearne una copia in formato pdf in modo da poterla avere a portata di mano in caso di necessità. Anche perché qualora si decidesse di disinstallare l’applicazione dal telefono, i certificati covid fin lì emessi andranno definitivamente persi (e lo stesso qualora una persona dovesse perdere o cambiare il telefonino).

Sempre a portata di mano in tre mosse

Come fare per creare una copia di ‘backup’ del certificato vaccinale da averlo sempre a portata di mano? Basta aprire l‘applicazione (aggiornata all’ultima versione disponibile), e poi il vostro certificato personale. Scorrendolo fino in fondo, ecco apparire l’opzione ’Esporta’: basta selezionarla e poi avviare l’esportazione del certificato in formato pdf, e dunque scegliere come condividerlo (il consiglio è quello di farlo sul proprio mail, spedendosene una copia al proprio indirizzo, in modo da poterlo recuperare in ogni momento).

Per ulteriori domande è pure possibile consultare il vademecum pubblicato dall’Ufficio federale della Sanità pubblica.

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