Svizzera

Aiuti ai media, delegati di Pvl e Centro contro i presidenti

Alle assemblee online maggioranze piuttosto risicate a favore del pacchetto in votazione il 13 febbraio

Gerhard Pfister, presidente dell’Alleanza del Centro
(Keystone)
23 gennaio 2022
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La loro parola d’ordine era attesa, perché senza il sostegno dei simpatizzanti dei due partiti ‘centristi’ – l’Alleanza del centro e il Partito verde liberale (Pvl) – il pacchetto di aiuti a favore dei media è votato a morte certa. Sabato però dalle assemblee dei delegati svoltesi online è giunto un ‘sì’, anche se tutt’altro che netto. Dal dibattito interno sono usciti perdenti in particolare i due presidenti Gerhard Pfister (Centro) e Jürg Grossen (Pvl).

I delegati dell’Alleanza del centro hanno approvato l’oggetto con 98 sì e 67 no dopo un’accesa discussione. La metà della dozzina di persone intervenute nel dibattito hanno raccomandato di respingere la normativa approvata dal Parlamento nel giugno dello scorso anno.

A infastidire maggiormente i critici è il fatto che le sovvenzioni andranno anche a beneficio dei grandi editori, che vedranno così aumentare ulteriormente il loro potere sul mercato. Per il presidente della sezione giovanile Marc Rüdisüli il pacchetto è tutt’altro che ben architettato e va respinto al mittente. I sostenitori hanno invece argomentato che la proposta preserva la varietà del panorama mediatico elvetico.

Anche tra i Verdi liberali il tema più dibattuto è stato il pacchetto di misure a favore dei media. Alla fine a prevalere è stato il sì (92 voti contro 60 e 10 astensioni). Il consigliere nazionale François Pointet (Vd) ha ricordato che un rifiuto il 13 febbraio accelererebbe il processo di scomparsa delle testate locali e regionali, in particolare in Ticino e nella Svizzera romanda. La consigliera nazionale Katja Christ (Bs) ritiene dal canto suo che il sostegno alla distribuzione mattutina cementifica strutture obsolete che non hanno più ragione d’essere.