Svizzera

Booster dopo 4 mesi, Cantoni sorpresi dall’annuncio di Berset

Fra i Cantoni più scontenti troviamo Zurigo e Berna: ‘Berset ha suscitato enormi aspettative fra la popolazione. Impossibile vaccinare tutti entro Natale’

(Keystone)
19 dicembre 2021
|

La variante Omicron incombe e la terza dose di vaccino sembra essere una soluzione per proteggere la popolazione: per questo motivo venerdì il ministro della Sanità Alain Berset ha comunicato che il booster verrà ora somministrato a quattro mesi dalla seconda dose e non più dopo sei mesi. L’annuncio ha colto di sorpresa i Cantoni, incaricati di organizzare la campagna vaccinale.

Secondo l’edizione odierna della “SonntagsZeitung”, soprattutto Zurigo e Berna sarebbero decisamente arrabbiati. La decisione ha infatti come conseguenza il fatto che di colpo diversi milioni di persone dovranno avere l’opportunità di fare il richiamo – 600’000 solo nel cantone di Zurigo.

È “un’operazione affrettata”, dice Peter Indra, capo dell’Ufficio della sanità del Canton Zurigo, citato dal domenicale. Riducendo il periodo di attesa per la dose di richiamo da sei a quattro mesi, il consigliere federale ha suscitato “enormi aspettative e pretese” tra la popolazione: “Centinaia di migliaia di persone a Zurigo ora pensano che avranno diritto a un richiamo entro Natale”, il che non è possibile.

Il fatto che il governo abbia scavalcato la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV), che non aveva ancora annunciato una riduzione del tempo di attesa, crea una situazione giuridica poco chiara: si tratta di un cosiddetto impiego “off-label” del vaccino perché manca l’autorizzazione di Swissmedic. Ciò rende ad esempio impossibile per le farmacie offrire ai loro clienti il booster.

Sulla stessa linea le obiezioni dell’omologo bernese Pierre Alain Schnegg, che – sempre dalle colonne della “SonntagsZeitung” – critica principalmente il Consiglio federale per aver fatto l’annuncio sui nuovi piani di richiamo senza prima aver informato le competenti autorità cantonali: “Vorrei sapere come pensano che tutto debba funzionare”.

Il fatto che la CFV non abbia dato ancora il via libera alla terza dose dopo quattro mesi è molto problematico: il booster non può essere inoculato a “centinaia di migliaia di persone senza che ciò sia ufficiale”. I medici non possono assumersi questa responsabilità, afferma Schnegg.

Schnegg ritiene che tutti quelli che nel Canton Berna lo desiderano potranno ottenere la terza dose entro la fine di febbraio: probabilmente si ricorrerà all’esercito per svolgere questo compito.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE