Dopo il secco rifiuto alle urne il 7 marzo scorso il governo intende proporre una nuova soluzione in tempi brevi
Dopo il secco rifiuto alle urne il 7 marzo scorso opposto alla legge federale sui servizi d’identificazione elettronica (legge sull’Ie), il Consiglio federale ha adottato oggi una decisione di principio in merito all’identità elettronica. L’avvio della consultazione relativa alla nuova Ie è previsto per metà 2022.
Il governo intende proporre una nuova soluzione in tempi brevi, convinto che la popolazione abbia bisogno di tale strumento. Ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare, d’intesa con la Cancelleria federale (CaF) e il Dipartimento federale delle finanze (DFF), una nuova proposta per un’Ie statale. Dal 2 settembre al 14 ottobre 2021 l’Ufficio federale di giustizia (UFG) ha già svolto una consultazione pubblica informale raccogliendo circa 60 pareri.
Dopo la bocciatura della legge, contro la quale era stato lanciato il referendum, i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari avevano inoltrato diverse mozioni dello stesso tenore concernenti una “Identità elettronica statale affidabile”. Uno degli elementi che avevano causato la bocciatura del progetto iniziale era la partecipazione dei privati, avversata da molti ambienti poiché temevano falle nella protezione dei dati.
Fondandosi sui risultati della consultazione citata sopra, il Consiglio federale ha fissato gli elementi fondamentali di una futura Ie statale. In particolare, gli utenti di quest’ultima dovranno avere il massimo controllo sui loro dati (“self sovereign identity”). La protezione dei dati andrà garantita in particolare dal sistema stesso (“privacy by design”), ma anche mediante la riduzione del flusso delle informazioni al minimo necessario (principio della parsimonia dei dati) e il loro salvataggio decentralizzato.
La nuova Ie dovrà fondarsi su un’infrastruttura gestita dallo Stato. Potrebbe essere messa a disposizione di servizi statali e privati per il rilascio di varie prove digitali (“ecosistema Ie”). Il suo uso potrà essere esteso progressivamente. Alcuni possibili esempi di applicazione sono gli estratti del casellario digitale, le licenze di condurre, i diplomi universitari o le ricette mediche. In merito ad alcune applicazioni si stanno discutendo progetti pilota, indica una nota governativa odierna.
L’Ufficio federale delle strade e l’Associazione dei servizi della circolazione, ad esempio, intendono realizzare una licenza di condurre digitale, mentre la CaF sta esaminando, d’intesa con l’Ufficio federale del personale, la fattibilità di un nuovo documento di legittimazione digitale per i collaboratori della Confederazione (“proof of concept ePerso”).
Con la decisione di principio odierna il Consiglio federale tiene quindi conto delle richieste di vari interventi parlamentari. In sede di elaborazione del progetto preliminare saranno esaminati in dettaglio diversi punti quali la procedura di rilascio e la portata della gestione dell’infrastruttura relativa all’Ie da parte dello Stato.
Inoltre, insieme a esperti del ramo saranno elaborati i diversi aspetti inerenti alla protezione e alla sicurezza dei dati. Formulando la legge in modo neutrale sotto il profilo tecnologico, si terrà conto dell’evoluzione tecnologica. La nuova legge sull’Ie sarà probabilmente posta in consultazione a metà 2022, precisa ancora la nota.