Gli attivisti, circa una decina, hanno voluto denunciare la politica cinese in Tibet e accusato il CIO di chiudere un occhio di fronte alla situazione
Una decina di attivisti per il Tibet hanno manifestato oggi a Losanna contro l’organizzazione delle Olimpiadi invernali a Pechino.
Cinque persone si sono incatenate fra loro nell’ingresso della sede del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), altre due hanno fatto altrettanto davanti all’edificio, agli anelli olimpici, fino all’intervento della polizia.
Membri della Tibetan Youth Association in Europe (“Associazione della Gioventù Tibetana in Europa”), in gran parte provenienti dalla regione di Zurigo, i dimostranti sventolavano bandiere tibetane. Hanno denunciato la politica cinese in Tibet e accusato il CIO di chiudere un occhio di fronte alla situazione.
La polizia è giunta rapidamente sul posto e ha cercato di negoziare con gli attivisti, che si sono rifiutati di partire. Con dei tronchesi gli agenti li hanno separati. Sei manifestanti sono stati portati alla stazione di polizia per l’identificazione, ha precisato Antoine Golay, portavoce delle forze dell’ordine di Losanna, all’agenzia di stampa Keystone-ATS.
L’organizzatore della manifestazione, non autorizzata, sarà denunciato. Anche altri potrebbero esserlo. Occorre prima chiarire il confronto avvenuto tra gli attivisti e il servizio di sicurezza del CIO, ha spiegato Golay.
In una nota, il CIO condanna l’azione, sostenendo di aver parlato a più riprese con manifestanti pacifici, ma di non voler discutere con attivisti che hanno usato violenza per entrare nell’edificio del CIO. Un addetto alla sicurezza è stato leggermente ferito quando gli attivisti hanno forzato l’ingresso.