Dopo un primo turno favorevole a socialisti e Verdi, con quattro candidati tra i primi sette, alla fine il risultato è stato ribaltato
Nel secondo turno delle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Stato del canton Friburgo la destra è riuscita a mantenere la maggioranza, facendo eleggere cinque candidati della lista che riunisce i partiti borghesi. Fanno il loro ingresso nell’esecutivo cantonale Udc – dopo un’assenza di 25 anni – e Verdi, che strappano un seggio al Ps.
Per la legislatura 2022-2026 il nuovo governo cantonale friburghese sarà quindi composto di cinque rappresentanti borghesi – Didier Castella (Plr), Olivier Curty (Centro), Romain Collaud (Plr), Jean-Pierre Siggen (Centro) e Philippe Demierre (Udc) – e due dell’alleanza rosso-verde: Sylvie Bonvin-Sansonnens (Verdi) e Jean-François Steiert (Ps).
Malgrado il passaggio di mano di seggi da un partito all’altro, i rapporti di forza tra destra e sinistra sono rimasti uguali a quelli attuali. L’alleanza rosso-verde, che al primo turno, lo scorso 7 novembre, aveva ottenuto un buon risultato, piazzando ben quattro candidati tra i primi sette, al ballottaggio è riuscita a farne eleggere solo due.
Tra l’altro il partito socialista (Ps) non è riuscito a conservare il doppio seggio che deteneva dal 1981: la poltrona è quindi andata ai Verdi, che tornato all’esecutivo dopo una legislatura di assenza.
A titolo personale, Castella ha fatto la miglior votazione, ottenendo 52’847 schede, seguito da Curty (51’653 voti), Collaud (49’745 voti) e Siggen (44’185 voti). Quinta la Verde Bonvin-Sansonnens (41’047 schede), seguita da Demierre (40’710 schede). Fanalino di coda (40’317) il presidente uscente dell’esecutivo cantonale Steiert (Ps), che al primo turno aveva collezionato il miglior risultato in assoluto.