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Premi cassa malati, ‘l’albero non nasconde la foresta’

Annuncia una lieve diminuzione per il 2022. Restano i problemi delle riserve eccessive e dell’opacità del sistema, afferma il vicepresidente della Fmh Matter.

Michel Matter
(Keystone)
28 settembre 2021
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In un articolo apparso di recente nella ‘Revue médicale suisse’, Michel Matter (vicepresidente della Federazione dei medici svizzeri-Fmh) e Philippe Eggimann (presidente della Società medica della Svizzera romanda) hanno scritto che un nuovo aumento dei premi di cassa malati quest’anno sarebbe stato “scioccante”. Pochi minuti dopo la conferenza stampa in cui Alain Berset ha annunciato la prima (quasi impercettibile) diminuzione del premio medio in Svizzera dal 2008, il consigliere nazionale verde-liberale non ha dubbi: «Dobbiamo rallegrarcene, perché è qualcosa di storico», dice Matter a ‘laRegione’. Dal 2017, osserva il ginevrino, «l’aumento annuale del premio medio e anche quello dei costi è un po’ meno marcato: assistiamo a un vero cambiamento, anche se i costi continueranno a crescere».

«L’albero però non nasconde la foresta», afferma il deputato del Pvl. Restano i problemi delle riserve eccessive e della trasparenza. Per quanto riguarda il primo, a suo parere sono due gli «elementi principali» che non vanno persi di vista: «I guadagni in borsa fatti dagli assicuratori e i premi fissati a un livello superiore rispetto ai costi effettivi stimati per l’anno successivo. Grazie a questi elementi, le riserve degli assicuratori negli ultimi tre anni sono cresciute in maniera esponenziale. Oggi siamo a 12,4 miliardi di franchi: è inammissibile, questi soldi appartengono agli assicurati!». Una trentina di casse quest’anno le hanno ridotte, ma «parliamo di 380 milioni di franchi su un totale che è appunto di 12,4 miliardi». Matter – che ha sostenuto la mozione di Lorenzo Quadri (Lega) volta a rendere obbligatorio abbattere le riserve – si aspetta che «anche nel 2022» queste vengano ridotte. «Perché non dobbiamo dimenticare che, durante la pandemia, gli assicurati hanno pagato i loro premi ma hanno avuto accesso a meno prestazioni».

La questione della trasparenza: riguarda il modo in cui i premi sono fissati. «Tempo fa Berset – ricorda Michel Matter – ha ammesso che l’Ufficio federale della sanità pubblica non dispone di tutte le risorse necessarie per valutare approfonditamente i premi sottoposti dagli assicuratori. Per questo i cantoni devono essere maggiormente coinvolti [è quanto chiede anche un’iniziativa cantonale del Ticino, ndr]». Michel Matter, assieme a Philippe Eggimann, propone un cambiamento di paradigma nel meccanismo di fissazione dei premi, attualmente «del tutto opaco»: «Bisognerebbe passare a un sistema che si basi sui costi effettivi e che preveda il versamento di acconti sui premi ed eventuali conguagli, come avviene a livello fiscale».