La questione del Giura Bernese un caso risolto? 'Non ancora'

Con il futuro passaggio della città di Moutier dal cantone di Berna a quello del Giura la questione giurassiana sarà tutt'altro che risolta, secondo il Movimento autonomista giurassiano (Maj). È il messaggio che il Maj ha diffuso per bocca del suo segretario generale Pierre-André Comte in occasione della 74esima edizione della tradizionale Festa del popolo giurassiano svoltasi nel fine settimana a Delémont.

L'evoluzione politica nel Giura Bernese dipenderà unicamente dalla regione stessa e non dal governo cantonale: spetterà alla popolazione interessata scegliere il proprio destino. Il movimento ritiene che «quello del ritorno in seno alla casa giurassiana sia un diritto inalienabile» e non l'oggetto di una «rivendicazione esterna». Il motto del Maj - ha sottolineato Comte - è infatti convincere senza costringere.

Il movimento ritiene che la questione giurassiana non si sia conclusa dopo il voto di Moutier: riferendosi al caso del comune di Belprahon (che nel settembre 2017 aveva per una manciata di voti deciso di restare bernese e che nel giugno di quest'anno ha deciso di non tornare alle urne in merito), Comte ha affermato che la storia non è mai definitiva. Non è escluso che la cittadina debba tornare a discutere dell'argomento prima o poi.

Riguardo al trasferimento di Moutier da Berna al Giura, Comte ha evocato la possibilità di quello che ha chiamato «ricatto bernese volto a bloccare i lavori». Chiede quindi di accelerare l'integrazione della città di Moutier; al momento il governo del Giura e quello di Berna pensano alla data del 1° gennaio 2026.

Il segretario generale del Maj ha approfittato della conferenza stampa della festa per elogiare l'impegno degli attivisti guidati dal comitato "Moutier, ville jurassienne" durante le campagne che hanno portato alle votazioni del 18 giugno 2017 e del 28 marzo 2021. Ha sottolineato la loro perseveranza. Il voto nella città di Moutier - ha aggiunto - è stato il risultato di una lunga lotta.