Svizzera

Basilea contro il nuovo 'sballo' da bar: il gas esilarante

Alcuni bar vendono palloncini riempiti di protossido di azoto, sostanza legale ma con dei rischi annessi. L'inalazione provoca una vertigine breve ma intensa

(Foto stock Deposiphotos)
9 settembre 2021
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Niente di illegale, solo protossido di azoto, meglio noto come gas esilarante: secondo quanto riporta il Blick, sarebbe l'ultimo ritrovato per lo "sballo" nelle feste a Basilea. Circa 8 fra bar e club in città vendono ai propri clienti palloncini riempiti di gas esilarante: una boccata provoca un flash, uno stato di vertigine da dieci a venti secondi. Il costo? Solo cinque franchi. E c'è chi, intervistato dal Blick, dichiara di consumare anche fino a 50 di questi palloncini in una notte e si mette persino alla guida, con tanto di sorpasso pericoloso su un'auto della polizia e conseguenze sanzione. O chi spende 600 franchi in una sera e riporta qualche problema di dipendenza dal protossido di azoto.  "È divertente. Il flash è impressionante e molto intenso, come se tu fossi qualcun altro in un mondo tutto tuo. Ma si torna sulla terra molto rapidamente" dichiara una frequentatrice del Buddha Bar, uno dei locali della città a offrire questo "servizio". Ma non sempre va tutto liscio: a volte qualcuno finisce a contorcersi sul pavimento in stato di incoscienza per aver inalato troppo gas in una volta.

Tutto nella legalità, o quasi

E tutto questo è perfettamente legale, poichè il protossido di azoto non rientra fra le sostanza proibite dalla legge, tanto da essere utilizzato, ad esempio, nel tuning delle automobili: le uniche limitazioni ne riguardano l'uso in campo medico. Ora però, la situazione potrebbe cambiare: dopo aver chiuso un occhio finora, le autorità basilesi hanno iniziato recentemente a effettuare controlli, ciò che è stato confermato al Blick dal dipartimento della salute. Anche se legali, infatti, l'elio e il protossido di azoto, come dichiarato dalla portavoce Anna Lüthi sono classificati come sostanze pericolose la cui distribuzione commerciale è consentita solo per gli scopi indicati dal produttore:  "La distribuzione per inalazione da parte di esseri umani è proibita. Abbiamo emesso un divieto di vendita in un bar di recente, sulla base di prove evidenti" ha comunicato Lüthi. Per questo motivo il Dipartimento della salute di Basilea sta cercando di ottenere un divieto di vendita generale.

Una zona grigia

Teyfik Yoksul, proprietario del Buddha Bar, rivela al Blick di essere consapevole di muoversi "in una zona grigia", ma di aver ricevuto il via libera dalle autorità e diversi controlli di polizia.  "Ma il protossido di azoto è legale. Dichiaro tutti i profitti e sono un buon contribuente". Profitti che sono raddoppiati, tanto da portarlo ad assumere il doppio dei dipendenti, comprese guardie di sicurezza che controllino che nessuno cada per terra in strada, "per non attirare l'attenzione in modo negativo", rivela una fonte interna al Blick. Il titolare del bar nega inoltre che i palloncini creino dipendenza, e che facciano certamente meno male dell'alcool e delle droghe pesanti. 

 

Attualmente, i consultori sulle droghe non riportano di utenti con problemi legati al gas esilarante, come spiega al Blick Regine Steinauer del servizio delle dipendenze del dipartimento della salute di Basilea. Dal momento che secondo le informazioni attualmente in circolazione il protossido di azoto non crea dipendenza, i rischi principali sono legati a possibili cadute dopo l'assunzione: l'abuso può però portare al ricovero per mancata ossigenazione del cervello, ciò che è avvenuto a tre persone finite in pronto soccorso nel 2019.  "L'avvelenamento da protossido d'azoto è trattato occasionalmente nel nostro centro di emergenza", dice Caroline Johnson dell'Unispital di Basilea al Blick. "Tuttavia, si tratta di casi isolati".

Fino a 25.000 franchi di profitto per bombola

Ma quanto guadagna un bar che distribuisce palloncini di gas esilarante? Un fusto grande da 15 litri costa circa 150 franchi, come riferisce un fornitore, e permette di gonfiare fino a 5'000 palloncini, che a 5 franchi l'uno consentono entrate fino a 25'000 franchi. È possibile procurarsi le bombole in un'officina specializzata nel tuning a Basilea Campagna o nei negozi online olandesi. "Le bombole sono consegnate in magazzini al confine tedesco e qualcuno le prende lì e le porta attraverso la dogana. In passato, i bar le facevano passare con false bolle di consegna per non attirare l'attenzione. Ma la maggior parte dei proprietari di bar e club ora dichiara le bombole correttamente, in modo da poter recuperare l'IVA", dice il fornitore al Blick. 

Di fronte a tali perdite finanziarie derivanti dallo stop alla vendita, Teyfik Yoksul si dichiara pronto a dare battaglia in tribunale nel caso dell'imposizione di un divieto di vendita. 

* Nomi cambiati dai redattori

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