Svizzera

Covid, la Svizzera prevede di rimpatriare circa 80 malati 

Il rimpatrio, che avviene dopo un controllo medico, è considerato "urgente" per almeno otto di loro

(Keystone)
4 settembre 2021
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La Svizzera prevede di rimpatriare circa 80 persone malate di Covid-19. Il servizio sanitario coordinato (SSC) dell'Esercito ha informato ieri i cantoni. Quasi la metà dei malati sono stati infettati durante le loro vacanze in Paesi dei Balcani.

Per almeno otto persone, questo rimpatrio è considerato "urgente". Il portavoce della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), Tobias Bär, ha confermato all'agenzia Keystone-Ats tali informazioni pubblicate oggi dai giornali del gruppo Tamedia.

Dal canto suo, l'esercito svizzero ha precisato che tali cifre corrispondono a quelle che l'SSC ha ricevuto tramite le grandi organizzazioni di rimpatrio il week-end scorso. Nel frattempo, "vi è stata sicuramente un'evoluzione delle cifre, ma non sono in possesso del servizio sanitario dell'esercito", ha indicato a Keystone-Ats Delphine Schwab-Allemand, portavoce del Dipartimento federale della difesa (DDPS). Quest'ultima ha precisato che l'SSC non dispone di alcuna informazione sui luoghi delle infezioni dei pazienti o sui loro problemi medici. Solo le organizzazioni di rimpatrio, quali Medicall o la Rega, dispongono di tali dati.

Posto riservato

I rimpatri hanno luogo dopo un controllo medico e una valutazione fatta dalle organizzazioni di rimpatrio. "Stando alle informazioni in nostro possesso, occorre che un posto di trattamento sia disponibile e che venga riservato affinché il rimpatrio possa avvenire", ha precisato ancora il DDPS.

I rappresentanti dei cantoni, della CDS, del servizio sanitario dell'esercito e della Società svizzera di medicina intensiva si incontreranno lunedì per discutere questioni di diritto, organizzative e logistiche, ha precisato il portavoce della CDS.

Attualmente i pazienti Covid-19 occupano il 33,7% dei posti disponibili nei reparti di cure intense degli ospedali svizzeri. Il tasso d'occupazione globale è dell'80,30%, stando alle ultime cifre diramate dall'Ufficio federale dei sanità pubblica (UFSP).

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