L'accorpamento dei due quotidiani da parte di Tamedia sarebbe per le redazioni la fine del 'modello bernese' (due testate concorrenti, stesso editore)
Le redazioni di Berner Zeitung e Bund hanno protestato oggi contro i piani di smantellamento dei due quotidiani. Simbolicamente, hanno segato in due una casetta di legno.
Dopo il passaggio della sega elettrica, a rappresentare l'azienda mediatica Tamedia, il modello bernese apparterrà al passato, temono i giornalisti. Erano circa 80 oggi a manifestare davanti alla sede delle redazioni.
Il modello bernese assicura la pluralità di opinione grazie alla presenza di due testate completamente distinte. Dal primo ottobre, quando l'editore zurighese Tamedia unirà le due redazioni, queste due anime non esisteranno più, aggiungono i giornalisti.
I redattori, col sostegno dei sindacati Syndicom e Impressum, oltre che una diminuzione dei tagli del personale - che dovrebbero coinvolgere fino a 30 persone - chiedono di mantenere il modello di successo attualmente esistente.
Contattato dall'agenzia Keystone-ATS, il co-direttore generale di Tamedia, Marco Boselli, ha sostenuto che l'unione delle due redazioni permetterà di dare vita a un gruppo con grande forza e competenza giornalistica, con un prodotto di alta qualità per il quasi mezzo milione di lettori nel cantone.
A causa delle fluttuazioni naturali, i tagli del personale saranno inoltre probabilmente meno importanti del previsto, ha aggiunto.