Sulla scia delle rivelazioni su casi di mobbing e sessismo presso una testata del gruppo Tamedia, il sindacato dei media reclama un cambio di cultura
Sulla scia delle rivelazioni di venerdì in merito a episodi di presunto sessismo presso un foglio dell’editore Tamedia, syndicom rilancia la lotta contro qualsiasi pratica degradante nei confronti delle donne nelle redazioni.
In un articolo pubblicato alla vigilia della fine di settimana da Der Spiegel, il settimanale con la maggior tiratura in Germania, l’ex redattrice di Das Magazin (rivista che ogni sabato accompagna Tages-Anzeiger, Basler Zeitung, Berner Zeitung e Bund), Anuschka Roshani, ha accusato l’ex responsabile della pubblicazione, Finn Canonica, di sessismo e mobbing. La donna rimproverava anche a Tamedia, contro cui ha inoltrato una denuncia penale, un atteggiamento attendista.
"Da anni sappiamo che esiste un problema di sessismo strutturale e di mobbing presso Tamedia e altre aziende mediatiche", deplora il Sindacato dei media e della comunicazione (syndicom) in un comunicato diramato ieri. Già nel 2021, decine di dipendenti avevano scritto una lettera aperta alla direzione di Tamedia. Episodi simili erano stati resi noti presso la radiotelevisione romanda Rts, si legge nella nota. Sulla scia delle derive constatate nella Svizzera francese, anche la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (Rsi) era poi stata travolta da polemiche di sessismo e molestie.
"È necessario un cambiamento di cultura per avere redazioni che non tollerino sessismo, molestie sessuali o mobbing. Dove la cattiva condotta, l’abuso di potere e l’aggressione abbiano conseguenze reali e rapide", scrive syndicom.
Roshani, oggi 56enne, aveva informato la direzione di Tamedia del presunto comportamento inappropriato di Canonica. Sulla base di un’inchiesta esterna, era poi stata licenziata alla fine del 2022 dopo 20 anni di servizio. Canonica è stato caporedattore di Das Magazin dal 2007 al 2022. Ha lasciato l’editore svizzerotedesco l’estate scorsa. Il suo legale respinge tutte le accuse.
Stando a una missiva ai collaboratori, di cui Keystone-ATS ha ottenuto una copia l’altro ieri, dal canto suo il direttore di Tamedia, Andreas Schaffner, ammette che il chiarimento sul caso di presunto mobbing in seno a Das Magazin è durato troppo a lungo. Nella cultura manageriale che ci si aspetta dall’editore, un simile conflitto non sarebbe nemmeno dovuto sorgere, si legge nella lettera. L’atmosfera lavorativa e la cultura aziendale ne hanno sofferto, scrive Schaffner, esprimendo rammarico per l’operato dell’editore.