I due giovani svizzeri arrestati a Winterthur (ZH) all'inizio di novembre in relazione all'attentato di Vienna conoscevano personalmente l'attentatore
Il più giovane dei due cittadini svizzeri arrestati dopo l'attentato terroristico a Vienna dello scorso novembre è stato rilasciato. Il tribunale competente lo ha liberato dalla detenzione preventiva e ha imposto misure sostitutive.
Mantenere in detenzione preventiva il più giovane dei due sospetti non era più proporzionato, ha spiegato il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) all'agenzia Keystone-ATS. Come esempi di misure sostitutive, l'MPC cita il blocco dei documenti, un obbligo regolare di presentarsi o un divieto di avere contatti con determinate persone. Queste misure potrebbero anche essere utilizzate per contrastare il rischio di fuga e di collusione.
I due giovani svizzeri che sono stati arrestati a Winterthur (ZH) all'inizio di novembre in relazione all'attentato di Vienna erano già coinvolti in procedimenti penali per terrorismo. Il MPC ha ripreso i procedimenti della magistratura dei minorenni di Winterthur e della Procura di Zurigo.
Il 2 novembre 2020 Kujtim F. aveva aperto il fuoco con un fucile d'assalto nel centro storico della capitale austriaca, uccidendo quattro persone e ferendone altre 23, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. L'attentato era stato rivendicato dall'Isis. Il giorno dopo erano scattate le manette ai polsi di due cittadini svizzeri di 18 e 24 anni di Winterthur che conoscevano personalmente l'attentatore.