Zurigo

Condannato per chat con 14enne: era in realtà un poliziotto

Un 22enne di Zurigo aveva fissato un incontro di sesso con la presunta minorenne: in realtà dietro il nickname si nascondeva un agente di polizia

(Ti-Press)
12 aprile 2021
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Un uomo di 22 anni della Macedonia del nord è stato condannato a Zurigo per una chat in cui aveva concordato un incontro con una 14enne per fare sesso. Dietro allo pseudonimo "Vanessa" si celava in realtà un agente di polizia.

L'accusato, che è sposato e ha una figlia di un anno e mezzo, è stato condannato a dieci mesi di detenzione e all'espulsione dalla Svizzera per cinque anni, per l'imputazione di tentati atti sessuali con fanciulli. La sentenza del Tribunale cantonale di Zurigo non è ancora definitiva e può essere impugnata davanti al Tribunale federale.

I fatti risalgono al gennaio 2019. Attraverso una chat e con e-mail, l'accusato si era informato sulle preferenze di "Vanessa" per gli uomini, sulle sue relazioni ed esperienze sessuali, chiedendole espressamente se era pronta a incontrarlo per scambiare baci e praticare sesso orale.

In aula, l'imputato ha ammesso i fatti, dichiarando tuttavia che pensava che la ragazza avesse già 16 anni. Il giovane uomo era convinto che il sesso consensuale non fosse punibile e ha detto di aver deciso di incontrare la ragazza perché sua moglie era incinta all'epoca e la coppia faceva meno sesso.

La corte non gli ha creduto. La cronologia della chat mostra in effetti molto chiaramente che "Vanessa" ha ripetutamente detto di avere 14 anni. L'imputato aveva anche espresso il timore di essere scoperto dalla polizia e chiese alla ragazza di essere discreta. Il giovane uomo è stato arrestato davanti alla casa dove la ragazza diceva di vivere, presentandosi all'appuntamento munito di preservativi.

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