Svizzera

Nel 2020 si sono rivolte ad Exit 913 persone

A ricorrere al suicidio assistito in Ticino e nella Svizzera tedesca sono stati 51 cittadini in più del 2019. E le iscrizioni all'associazione crescono

(Ti-Press)
22 febbraio 2021
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L'organizzazione Exit ha praticato il suicidio assistito a 913 persone l'anno scorso nella Svizzera tedesca e in Ticino, con 51 casi in più rispetto al 2019. In Romandia gli "accompagnamenti alla morte" sono stati 369, ossia 17 in più.

La sezione Svizzera romanda di Exit, che fra il 20 marzo e il 20 maggio ha ridotto la sua attività a causa della pandemia, ha constatato un aumento del 42% dei dossier urgenti, ha detto a Keystone-ATS il suo portavoce Gilles Wehrli.

Secondo una nota di Exit Svizzera tedesca, cui fa capo anche il Ticino, le cifre complessive rispettano comunque il trend degli ultimi anni. Negli anni precedenti la pandemia, il numero di suicidi assistiti rappresentava in tutta la Svizzera l'1,5% circa dei circa 67'000 decessi.

Nel 2020 Exit Svizzera tedesca ha registrato oltre 11'000 nuove adesioni, per un totale di 135'000 affiliati. Alla fine dell'anno, Exit Svizzera romanda contava 31'070 affiliati, con 3204 nuovi iscritti.

Nel 2020 Exit Svizzera tedesca ha ricevuto 3600 richieste di aiuto, con approfondimenti che sono stati avviati in 1185 casi, ovvero 33 in meno rispetto al 2019 e 22 in più rispetto al 2018. Molte delle 913 persone che hanno ricevuto una dose di barbiturici erano malati terminali di cancro o soffrivano di gravi dolori cronici.

Il numero più alto di suicidi assistiti è stato praticato nel canton Zurigo (312), seguito da Berna (133), Argovia (86) e San Gallo (53). L'età media delle persone decedute era di 78,7 anni, rispetto ai 78,2 anni dell'anno precedente. La ripartizione fra i sessi è rimasta la stessa, con il 59% donne e il 41% uomini.

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