Svizzera

Postriboli limitrofi chiusi: a Berna le prostitute raddoppiano

La chiusura nei cantoni circostanti ha elevato il numero a 180. Condividono locali con altre colleghe: 'Problema igienico e di dignità', commenta la polizia.

In aumento a Berna (Keystone)
19 gennaio 2021
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In una settimana le prostitute attive nella città di Berna sono raddoppiate, e sono ora 180. Ciò si spiega con la decisione cantonale di lasciare aperti i postriboli, a differenza di quanto avviene nelle regioni circostanti. Contrariamente a quando avvenuto durante il primo lockdown della scorsa primavera, la Confederazione consente attualmente l'apertura dei bordelli, anche se con orari di apertura limitati: l'ultimo cliente deve uscire alle 19. Per contro, i cantoni di Zurigo, Argovia, Ginevra, Lucerna, Soletta e Turgovia hanno emanato divieti.

Il capo della polizia degli stranieri della città di Berna Alexander Ott ha dichiarato che gli ultimi sviluppi sono problematici: a causa del blocco delle case chiuse negli altri cantoni, molte prostitute hanno perso il loro alloggio e i loro guadagni. Per questo motivo si sono trasferite nel canton Berna. In alcune strutture fino a tre donne condividono ora la stanza e vi ricevono i clienti. Questo non è problematico solo per motivi igienici, è anche una questione di dignità, sottolinea Ott.

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