Svizzera

Coronavirus: casi stabili su base settimanale, Ticino malmesso

Il nostro cantone ha l'incidenza di infezioni più alta, 484 ogni 100'000 abitanti, la più bassa, 161, in Appenzello Interno

(Keystone)
24 dicembre 2020
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 La scorsa settimana i casi di coronavirus in Svizzera e nel Liechtenstein sono rimasti più o meno stabili rispetto ai sette giorni precedenti, calando del 2,4% a 29'441. Il Ticino si conferma il cantone con l'incidenza di infezioni più alta: 484 ogni 100'000 abitanti.

È quanto si evince dal consueto rapporto settimanale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sull'epidemia, pubblicato oggi come tutti i giovedì, che si riferisce ai dati nel periodo fra il 14 e il 20 dicembre. L'incidenza del Ticino, pur se in calo, rimane la più alta del Paese, davanti a quella di San Gallo (474) e Turgovia (464). Peggio di tutti fa però il Liechtenstein (625), mentre i Grigioni si situano a 330.

Dall'altro lato della scala troviamo Appenzello Interno (161), Vallese (172), Friburgo (181) e Obvaldo (195), gli unici sotto quota 200. In tre cantoni e nel Principato l'incidenza è aumentata di più del 10%, mentre in otto è scesa di oltre il 10%.

Per quel che concerne i test, la scorsa settimana ne sono stati eseguiti 241'241 (72% PCR e 28% antigenici rapidi), un numero in crescita del 15% rispetto ai giorni fra il 7 e il 13 dicembre. Il tasso di positività è calato dal 15,3% al 13,0%. Il Ticino è al 14,0%, i Grigioni al 10,4%.

Un leggero calo si annota anche alla voce ricoveri ospedalieri, passati da 891 a 864. Salgono invece (da 512 a 557) i decessi. Per quanto riguarda le cure intense, 464 persone si trovano nei reparti, un dato pressoché invariato (-1) rispetto alla settimana prima, di cui 365 (-10) sottoposte a ventilazione meccanica. La quota di pazienti Covid nelle terapia intensive è del 58%, l'occupazione del 75%.

L'età mediana (il 50% ha un'età superiore, il 50% inferiore) dei ricoverati la scorsa settimana è stata di 75 anni. L'82% dei pazienti in ospedale aveva almeno 60 anni, mentre il 75% delle vittime era over 80.

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