Svizzera

L'esercito in aiuto degli ospedali fino al 31 marzo 2021

Per alleggerire il personale infermieristico, che potrà dedicarsi così sui pazienti più gravi. Lo ha deciso il Consiglio degli Stati all'unanimità

La proposta deve essere approvata dall'Assemblea federale (Ti-Press)
1 dicembre 2020
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Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi all'unanimità la proposta governativa di impiegare fino a 2'500 militari in servizio d'appoggio a favore delle strutture ospedaliere fino al 31 marzo 2021. Trattandosi di una durata superiore a tre settimane e di un contingente di oltre 2'000 militari, la proposta deve essere approvata dall'Assemblea federale. Il principio di sussidiarietà, sancito dalla legge militare (LM), stabilisce che l'esercito può intervenire in appoggio soltanto su richiesta delle autorità civili cantonali o federali e se i mezzi civili non sono più sufficienti, ha ricordato, a nome della commissione, Thomas Minder (indipendente/SH).

Il compito dell'esercito sarà quello di aiutare le strutture ospedaliere civili nelle cure di base, di sostenerli nell'ampliamento della capacità delle loro unità di terapia intensiva e di trasportare i pazienti infetti. Ciò consentirà al personale infermieristico civile di concentrarsi maggiormente sul trattamento dei pazienti gravemente malati.

Dibattito

A far discutere è stata la possibilità, richiesta da una maggioranza della commissione, di impiegare l'esercito anche a sostegno delle case di cura e per anziani e non solo degli ospedali. Mathias Zopfi (Verdi/GL) ha ricordato come i militari siano addestrati per operare anche in questo senso. Minder e diversi altri "senatori" si sono però opposti, sostenendo che molte di queste istituzioni hanno ignorato i concetti di protezione. Operando in queste strutture, il personale dell'esercito correrebbe a loro avviso rischi maggiori di contrarre il virus rispetto a un impiego in ospedale. La proposta della commissione è stata respinta di misura - 22 a 21 - con il voto preponderante del presidente della Camera, Alex Kuprecht (UDC/SZ). "Iniziamo bene", ha commentato sorridendo.

La consigliera federale Viola Amherd ha affermato che attualmente ci sono circa 220 membri dell'esercito impegnati in queste operazioni. A metà novembre l'esercito è intervenuto nei cantoni di Friburgo, Ginevra, Vallese, Berna, Vaud, Ticino e Basilea Città. In merito ai costi, la ministra ha detto di ritenere che possano essere assorbiti nel budget previsto e il suo dipartimento non chiederà un credito supplementare.

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