Svizzera

Nessun veto del parlamento su decisioni del Consiglio federale

Il Consiglio degli Stati ha bocciato l'iniziativa di Thomas Minder. Accolta invece la proposta di 'liberare' dalla quarantena le persone vaccinate

Sulle chiusure parziali o totali, l'ultima parola spetta al governo (Keystone)
4 marzo 2021
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Affrontando la legge Covid-19, il Consiglio degli Stati ha respinto oggi per 37 voti a 4 una proposta di Thomas Minder (Indipendente/SH) che avrebbe voluto inserire nella legge un diritto di veto del Parlamento su eventuali chiusure totali o parziali decise dal Consiglio federale.

Minder voleva che, in caso di situazione particolare, il Governo rinunciasse a pronunciare lockdown e coprifuoco totali o parziali, chiusure generalizzate delle frontiere e di settori economici importanti, se le competenti commissioni del Parlamento si fossero espresse contro simili provvedimenti.

No quarantena se vaccinato

Il plenum ha accolto invece, anche se con un solo voto di scarto (19 a 18 e 6 astenuti), un'altra proposta dell'imprenditore sciaffusano che vuole "liberare" dalla quarantena le persone immunizzate. Sarebbero previste eccezioni.

Respinta invece per 27 voti a 15 un'ennesima proposta Minder che voleva iscrivere nella legge in esame il divieto da parte del Governo di decretare un obbligo generalizzato di vaccinazione. Diversi oratori hanno fatto notare che tale obbligo è già stato escluso dal Consiglio federale.

 

Eccezioni per cantoni "virtuosi"

Accolta invece per 30 voti a 13 l'idea portata in aula da Martin Schmid (PLR/GR) - probabilmente sulla scorta delle polemiche sulle terrazze dei ristoranti nelle stazioni sciistiche, n.d.r - che obbliga il Governo a concedere alleggerimenti a quei Cantoni che registrano una situazione epidemiologica favorevole o stabile e che applicano una strategia di depistaggio o un'altra misura appropriata per gestire la pandemia di Covid-19.

Secondo il "senatore" grigionese, i lockdown non rappresentano la soluzione per contrastare il coronavirus. "Dobbiamo imparare a convivere col virus", ha affermato Schmid. A nome della commissione, Christian Levrat (PS/FR) ha fatto notare, invano, che una situazione simile ricorda quanto avvenuto in autunno, con provvedimenti che cambiavano da un cantone all'altro creando solo caos.

No attenuazione lavoro domenicale

Un po' a sorpresa, il plenum ha respinto per 23 voti a 18 una proposta della sua commissione preparatoria che voleva concedere ai Cantoni la possibilità di tenere aperti i negozi per 12 domeniche all'anno senza aver bisogno di un'autorizzazione particolare.

Un'idea combattuta sia dal campo rosso-verde che dal Centro. Con questa proposta la destra invece intendeva dare fiato a un settore in difficoltà a causa della pandemia.

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