Svizzera

In trecento a Zurigo contro l'import di pellicce animali

'Le uccisioni di massa in Danimarca di visoni d'allevamento colpiti dal coronavirus mostrano il vero volto di questa industria', dice la Anti Fur League

Sabato a Zurigo (Keystone)
15 novembre 2020
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Circa 300 persone si sono radunate sabato a Zurigo per protestare contro l'importazione di vere pellicce in Svizzera, sovente ottenute infliggendo sofferenze agli animali. "Le uccisioni di massa in Danimarca di visoni d'allevamento colpiti dal coronavirus mostrano il vero volto di questa industria", precisa una nota la Anti Fur League. Per questa associazione è giunto il momento di rinunciare ad articoli ottenuti con pellicce vere. Il caso danese dimostra, a parere dei sostenitori, che prodotti simili rappresentano anche un pericolo per l'uomo e l'ambiente.

A livello politico, il consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS/BE) ha inoltrato nel 2019 una mozione in cui chiede di vietare l'importazione di pellicce ottenute con metodi dolorosi per gli animali. Il Consiglio nazionale dovrà occuparsi prossimamente di quest'atto parlamentare. Nel 2017, il Consiglio degli Stati aveva già affossato una mozione dello stesso Aebischer volta a proibire l'importazione di prodotti ottenuti mediante metodi noti per infliggere sofferenze agli animali, come ad esempio il foie gras o le cosce di rana.

Pur comprendendo le preoccupazioni riguardo alla protezione degli animali che stanno alla base della richiesta, i "senatori" erano dell'opinione che l'accettazione del testo avrebbe avuto conseguenze massicce per numerosi settori, dalla produzione di derrate alimentari al settore tessile, fino all'industria orologiera. La mozione sarebbe stata anche di difficile applicazione.

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