Svizzera

Elezione Tf, giudici dicono no a sorteggio

L'iniziativa sulla giustizia non convince l'Associazione svizzera dei magistrati (Asm), che raccomanda al Parlamento di respingere il testo

Il Tribunale federale a Losanna (Keystone)
28 agosto 2020
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L'iniziativa sulla giustizia non convince l'Associazione svizzera dei magistrati (ASM), che raccomanda al Parlamento di respingere il testo come già fatto dal Consiglio federale. In particolare, le critiche si concentrano sull'elezione mediante sorteggio dei giudici del Tribunale federale (TF). Tuttavia, l'organizzazione vorrebbe un controprogetto.

Settimana scorsa l'esecutivo aveva proposto di bocciare l'iniziativa popolare, rinunciando persino a elaborare un controprogetto. Stando al governo, scegliere i futuri giudici federali tramite estrazione sarebbe un elemento estraneo all'ordinamento giuridico elvetico e indebolirebbe il TF e le sue sentenze.

Per l'ASM, espressasi in un comunicato odierno, il testo non risolve in modo convincente i problemi legati al sistema attuale. In merito al sorteggio, lamenta il fatto che questa proposta priverebbe i magistrati della legittimità democratica di un'elezione parlamentare. Attualmente la nomina dei giudici della corte suprema è di competenza appunto dell'Assemblea federale.

L'ASM riconosce però come l'iniziativa porti a galla a giusto titolo diverse problematiche legate alla procedura elettorale in vigore. L'associazione considera favorevolmente la soppressione della rielezione periodica dei giudici e l'introduzione della possibilità di revoca del mandato per motivi gravi, un modello già utilizzato nel canton Friburgo.

L'organizzazione di categoria, che conta su oltre 600 membri, ritiene inoltre positiva l'apertura alla carica anche a candidati qualificati senza relazioni con i partiti politici. Per questa serie di ragioni ritiene dunque necessario un controprogetto e si rammarica che il Consiglio federale non abbia colto l'occasione per correggere le lacune del sistema. Spetta ora al Parlamento assumersi tale responsabilità, si legge nella nota.

L'iniziativa, presentata il 26 agosto 2019 con 130'100 firme valide, ha come obiettivo principale rendere la giustizia più indipendente dalla politica. In questo senso va interpretata la proposta di inserire un'elezione tramite sorteggio, affidandosi al fato e non agli agganci personali. Al momento per essere scelto quale giudice del TF bisogna de facto far parte di un partito e avere le giuste relazioni, fanno notare i promotori.

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