Svizzera

Le piste ciclabili rimangono di competenza cantonale

Berna da parte sua si impegnerà maggiormente a separare i flussi di traffico nelle aree di sua competenza (svincoli autostradali, strade nazionali, ecc.)

Realizzarle sarà compito dei Cantoni (Ti-Press)
13 maggio 2020
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Anche dopo l'introduzione nella Costituzione federale di una norma sulle piste ciclabili, approvata in votazione nel settembre 2018, i Cantoni rimarranno competenti per la loro realizzazione. Lo prevede la relativa legge d'applicazione del nuovo articolo costituzionale posta oggi in consultazione dal Consiglio federale.

Con il sì al decreto federale, spiega l'esecutivo, la popolazione si è pronunciata in favore di "reti ciclabili efficienti, coerenti e sicure: infrastrutture che contribuiscono a separare le correnti di traffico per ridurre le situazioni di intralcio tra automobili, biciclette e pedoni, e quindi prevenire gli incidenti e gestire meglio la mobilità".

La nuova legge prevede comunque l'obbligo per i Cantoni di progettare e realizzare reti ciclabili. Eventuali percorsi soppressi dovranno in ogni caso essere sostituiti. La Confederazione fornirà informazioni tecniche, consulenza, geodati e supporto.

Berna da parte sua si impegnerà maggiormente a separare i flussi di traffico nelle aree di sua competenza, ad esempio presso svincoli autostradali o su strade nazionali a traffico misto, come nel caso delle Gole della Schöllenen, tra Göschenen e Andermatt. Qui è ad esempio stato inaugurato lo scorso anno un percorso per ciclisti.

La Confederazione può anche, a determinate condizioni, mettere a disposizione terreni per infrastrutture ciclistiche. Progetti pilota in tal senso sono attualmente al vaglio a Basilea Campagna e Zugo.

Il decreto federale approvato nell'autunno del 2018 con il 73,6% dei voti concerne vie ciclabili, sentieri e percorsi pedonali. Era un controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali" (Iniziativa per la bici). Quest'ultima voleva "obbligare" la Confederazione a sostenere i cantoni nella realizzazione e manutenzione di sentieri, percorsi pedonali e piste ciclabili.

Il controprogetto elaborato dal Consiglio federale e dal Parlamento ha ripreso la formulazione meno vincolate - già presente in precedenza nella Costituzione - che promuoveva sentieri e percorsi pedonali - secondo la quale Berna "può" sostenere la costruzione di simili reti. Soddisfatto della controproposta, il comitato promotore dell'iniziativa - depositata il primo marzo 2016 con 105'234 firme valide - aveva deciso di ritirare il testo.

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