Consiglio nazionale, rendita ponte a disoccupati 60enni
Una misura per chi perde il lavoro a partire da 58 e poi esaurisce l'indennità di disoccupazione. Il Plr voleva porre il limite a 62, la sinistra a 57
Il Consiglio nazionale, seguendo la sua commissione preparatoria, ha deciso di concedere una rendita ponte a disoccupati 60enni o più anziani, oppure a chi, prima prima di compiere i 60 anni, ha esaurito il diritto all'indennità di disoccupazione. Bocciate invece una proposta del PLR di concedere prestazioni transitorie soltanto a chi ha compiuto 62 anni e una della sinistra di accordarle a già partire dai 57 anni.
L'idea è di attribuire tale rendita ponte sino al pensionamento ordinario. I dibattiti sulla nuova legge proseguono.
Il progetto, formulato dal Consiglio federale, è pensato per chi perde il lavoro dopo il 58esimo compleanno. La legge è stata anche elaborata per rendere più accettabile la libera circolazione delle persone in previsione della votazione, il 17 maggio, sull'iniziativa popolare dell'UDC che ne chiede la disdetta.
Sempre allineandosi alla sua Commissione della sicurezza sociale e della sanità, il Nazionale ha inoltre respinto - con 109 voti contro 89 - una proposta dell'UDC di non versare prestazioni transitorie all'estero, in particolare agli Stati membri dell'UE e dell'Associazione europea di libero scambio. Thomas Aeschi (UDC/ZG) ha tentato invano di convincere il plenum, spiegando che "teoreticamente 500 milioni di stranieri avrebbero diritto a tale rendite".
La Camera del popolo ha pure deciso che cinque anni dopo l'entrata in vigore della legge il Consiglio federale riferirà in un rapporto sulla sua attuazione e sulla sua efficacia, sulle sue conseguenze finanziarie e alle sue ripercussioni sulla disoccupazione nonché sulle opportunità di impiego dei lavoratori anziani. Il Governo nel contempo proporrà modifiche a livello di legge e di ordinanza in merito al seguito dei lavori.
