Svizzera

Salario minimo non rispettato da Epsilon, filiale della Posta

La Commissione federale delle poste ha ordinato alla società (multata per 180mila franchi) di compensare le irregolarità con effetto retroattivo per il 2019

Meno di 18,27 franchi all'ora (Ti-Press)
6 febbraio 2020
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La filiale della Posta Epsilon non si atteneva alle regole del salario minimo. Per questo motivo la Commissione federale delle poste (PostCom) ha decretato l'immediata messa in regola e la compensazione delle irregolarità con effetto retroattivo per l'intero 2019. È stata inoltre inflitta una sanzione di 180mila franchi.

In assenza di un contratto collettivo di lavoro (Ccl), si legge in un comunicato odierno, la PostCom verifica che siano soddisfatti gli standard minimi nel settore dei servizi postali. Questi ultimi sono entrati in vigore il primo gennaio 2019 tramite ordinanza.

A seguito di un servizio della trasmissione '10 vor 10' della televisione svizzerotedesca Srf, il 13 novembre 2018 la PostCom ha inviato una richiesta di chiarimenti a Epsilon, società attiva nel campo della distribuzione di invii non indirizzati e del recapito mattutino di giornali.

 

'Infrazione particolarmente grave'

Nel corso delle indagini sono state rilevate lacune per quanto riguarda i salari comunicati dall'impresa. Le modalità di calcolo differivano infatti notevolmente da quelle utilizzate per la verifica del rispetto delle condizioni di lavoro.

Le differenze si riscontravano in particolare nella modalità di calcolo dei tempi dei giri di distribuzione e nel mancato compenso per il lavoro notturno. Per questi motivi, il salario orario più basso pagato dall'azienda nel marzo 2019 era chiaramente inferiore a quello minimo di 18,27 franchi.

La PostCom sottolinea che si tratta di un'infrazione particolarmente grave. La Posta e l'impresa stessa hanno dimostrato la volontà di eliminare le irregolarità riscontrate. I lavori per la revisione dei salari sono stati avviati subito dopo la presa di contatto della PostCom, prima ancora dell'avvio della procedura.

Posta accetta la sentenza

Dal canto suo Epsilon, si legge in un comunicato della Posta, ha accettato la decisione della PostCom e ha rinunciato a impugnarla dinanzi al Tribunale amministrativo federale.

Tutti i salari che lo richiedono sono stati adeguati al rialzo e le irregolarità sono state compensate pagando le differenze con effetto retroattivo al primo gennaio 2019, con un interesse di mora del 5%. Il Consiglio di amministrazione di Epsilon ha anche deciso di concludere la collaborazione con l'attuale direttore.

Oltre a questo, la Posta si è accordata con i sindacati al fine di negoziare un contratto collettivo di lavoro (CCL) per il recapito mattutino presso Epsilon. I primi colloqui con le parti sociali hanno già avuto luogo.

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